Iesa, frazione del Comune di Monticiano composta da sei antiche borgate, in mezzo ai boschi fra la provincia di Siena e Grosseto, diventa una galleria fotografica all´aperto: sotto il titolo “Iesa – Visioni di un Borgo”, vengono esposte, sui muri delle vecchie abitazioni di Lama, borgo centrale di Iesa, 89 gigantografie in bianco e nero del fotografo fiorentino Piero Rosy, originario di Iesa. Rosy, rinomato fotoreporter negli anni ´60, specializzato in moda e pubblicità, i cui servizi furono pubblicati da grandi testate come Gente, Vogue, Grazia e Capital, morì nel 1999 e lasciò la sua eredità artistica nelle mani del figlio Lapo.

La mostra  a cura della giornalista tedesca Daniela Horvath insieme al grafico Niccolò Angeli e all’architetto Angelo Angeli che ne ha curato la produzione tecnica, contiene le immagini del paese d´origine del fotografo, che ha immortalato Iesa, i suoi personaggi e la sua vita quotidiana dagli anni ´60 fino alla sua morte. La mostra, inoltre, crea un interessante confronto a distanza tra diverse sensibilità ed epoche: lo sguardo del passato del fotografo professionista viene infatti affiancato dalle opere di nove giovani fotoamatori di Iesa, fra gli 11 e i 18 anni che, stampate su striscioni a colori, raccontano il presente del piccolo borgo toscano con sorprendenti divergenze e parallelismi.

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