LASTRA A SIGNA – Non un amarcord, non un eravamo meglio noi, non una confessione-racconto. “Napule ’70” è un emozionante spettacolo sui magici anni ’70 a Napoli, ma anche sui 70 anni di Claudio Ascoli, il vecchio-giovane fondatore della compagnia Chille della balanza, autore e mattatore della commedia in programma venerdì 22 ottobre al Teatro delle Arti di Lastra a Signa (Firenze). Inizio ore 21.

Lo spettacolo

Napule ’70 è un divertente incontro tra corpi di allora e di adesso, tutti positivamente infettati dall’idea di cambiare il mondo anche nell’apparente impossibilità: “Le cose più belle non sono quelle che hanno senso, ma quelle che hanno sensi, che ti prendono il corpo, nella totalità”. E’ una narrazione tra sogno e realtà, discontinua, talora buia, spesso – si spera – piena di luci. Ascoli – e Sissi Abbondanza, sua compagna di vita e di lavoro da oltre 40 anni – raccontano, giocano, inventano, costruiscono, svelano e rivelano un mondo. Dialogano con presenze-assenze: il nonno, capostipite e capocomico della compagnia teatrale Ascoli, morto pochi giorni prima della nascita di Claudio e ancora il padre Antonio, abile costruttore di maschere (Pulcinella) ed oggetti per il teatro; per finire con un giovane critico che interroga-insidia l’attore sull’oggi e sui possibili nessi-legami tra la Napoli degli anni ’70 e la Firenze di oggi. E ora, dopo il lockdown, mentre ancora la relazione è nella distanziazione non solo fisica ma sociale e ci spinge a scegliere tra Vita e Sopravvivenza?

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