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Due psicologi per affrontare il disagio del personale sanitario e penitenziario nelle carceri toscane. E’ l’obiettivo di un progetto del Centro di riferimento regionale sulle criticità relazionali (Crrcr) che è stato approvato dalla Giunta toscana su proposta dell’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, e finanziato con 24mila euro.

La salute in carcere Il progetto, spiega una nota, intitolato ‘La salute in carcere: accoglienza, analisi ed orientamento rispetto al disagio del personale che opera negli istituti penitenziari’, prevede la presenza nei principali istituti penitenziari della Toscana di due psicologi psicoterapeuti, con la funzione di ascolto, supporto e orientamento per il personale. I due professionisti saranno presenti due volte al mese in ciascun istituto, sia per la realizzazione di colloqui individuali che per l’osservazione di alcuni contesti specifici. «Dal 2012 ad oggi l’Osservatorio permanente sulla sanità penitenziaria istituito dalla Regione Toscana – spiega Saccardi – ha evidenziato temi importanti, a seguito dei quali il Servizio sanitario, in stretta collaborazione con l’amministrazione penitenziaria, ha attivato iniziative e azioni congiunte, per il contenimento dei problemi emersi e l’integrazione dei gruppi multiprofessionali coinvolti nei percorsi sanitari e penitenziari dei detenuti».

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