toga-con-stetoscopioDopo aver avviato una relazione con la moglie di un medico, un Pm di Firenze avrebbe chiesto la misura degli arresti domiciliari nei confronti del dottore, nel frattempo diventato suo rivale in amore’. Sulla vicenda, in seguito all’esposto presentato dal medico, la Procura di Genova ha aperto un fascicolo sul magistrato di Firenze.

Dal divorzio del medico alla relazione con il Pm Tutta la vicenda ha origine dal percorso di separazione tra il dottore e la moglie, anche lei dottoressa. Secondo la ricostruzione, nel luglio 2015 la donna, madre di due minori, ha sporto denuncia ai carabinieri dopo una violenta discussione con il marito affermando che l’avrebbe minacciata anche di morte. Il magistrato, ora sotto accusa, a cui viene all’epoca assegnato il fascicolo ha ritenuto che non vi fossero elementi per sostenere l’accusa. Nel frattempo, anche il marito ha risposto alle accuse della moglie con una propria querela. A giudizio del Pm, in quel momento, stava accadendo quello che purtroppo accade tra molte coppie che si stanno separando. Il Pm ha quindi chiesto l’archiviazione una prima volta e anche una seconda volta. Ma il giudice per le indagini preliminari aveva imposto ulteriori accertamenti. A quel punto, il pm aveva deciso di sentire i protagonisti e aveva conosciuto la dottoressa con cui, secondo l’esposto, avrebbe instaurato una relazione.

Galeotta fu l’indagine Poco dopo, il magistrato avrebbe chiesto per il marito accusato di maltrattamenti gli arresti domiciliari. Nell’esposto contro il magistrato fiorentino, fascicolo trasferito per competenza alla procura di Genova e in cui si ipotizza il reato di corruzione, il medico ha allegato le foto scattate da un investigatore privato in cui sarebbe ritratta la moglie – persona offesa del reato di maltrattamenti – che entrava in più occasioni, anche di notte nella casa del giudice e che vi si tratteneva per ore. Nel frattempo, il procedimento relativo all’accusa di maltrattamenti nei confronti della moglie è andato avanti e ieri, all’udienza preliminare, il Gip, su richiesta di un altro Pm, ha disposto il rinvio a giudizio del medico.

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