Foto Ufficio Stampa Ort

FIRENZE – Con l’arrivo della zona gialla, il calendario di maggio dell’ORT si amplia e il Teatro Verdi riapre finalmente le porte al pubblico.

8 maggio con il violino della spalla Daniele Giorgi

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Si aggiunge una nuova produzione sabato 8 maggio (ore 18.00) con l’Orchestra della Toscana guidata dal violino della spalla Daniele Giorgi. Il concerto si apre con il Quartetto n.4 di Beethoven, dalla raccolta di Sei Quartetti op.18 scritti per il principe Franz Joseph Lobkowitz, che apprezzò talmente l’intera opera da garantire al compositore 600 fiorini annui oltre a svariati strumenti musicali preziosi. La versione che ascolteremo in questa occasione è rivista per orchestra d’archi, prevedendo una parte aggiuntiva per la sezione dei contrabbassi. A chiusura la Sinfonia in re maggiore del fiorentino Luigi Cherubini. È prevista una replica a Poggibonsi che verrà annunciata nei prossimi giorni.

 

Il 15 maggio tre secoli in un concerto

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L’appuntamento in streaming previsto inizialmente per il 20 maggio è sostituito dal concerto in presenza sabato 15 maggio sempre alle ore 18.00 che vede il ritorno all’ORT del giovane direttore italo-cileno Paolo Bortolameolli. Per lui tre secoli in un solo concerto. Il programma si apre ai giorni nostri, esattamente un anno fa, quando il compositore torinese Nicola Campogrande raccoglie la sfida della Storia, provando a comporre una Sinfonia, una forma di scrittura che dalla seconda metà del Novecento è caduta in disuso. È breve, solo 15 minuti di musica felice e piena di energia. Dal ventunesimo secolo si indietreggia a metà Novecento, alla Russia di Šostakovič con il suo Concerto per violoncello op.107. Composto nel 1959 fu eseguito lo stesso anno per la prima volta da Mstislav Rostropovič, suo dedicatario. Un’opera che riflette la varietà stilistica del compositore russo, che non lasciò mai la patria. Prova molto ardua per il solista, qui il tedesco Julian Steckel, che si presta ad un vero tour de force con sole 31 battute di pausa su 333 totali del primo movimento. Chiude l’ascolto la Sinfonia dell’Ottocento con la Settima di Beethoven.

Il 29 maggio Beatrice Venezi sul podio

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A fine mese, sabato 29 maggio, altro concerto dell’ORT in presenza, con Beatrice Venezi sul podio. Il programma si apre e si chiude sulle note di Wolfgang Amadeus Mozart; prima nel famoso incipit di apertura del Don Giovanni, e poi con la Sinfonia n.39 – spesso definita “l’Eroica di Mozart” per la tonalità in mi bemolle maggiore e per la sua solennità. A intervallare la musica del genio salisburghese tocca a Luca Betti, prima parte dell’ORT non ché tromba solista nel Concerto per tromba e orchestra di Haydn. Composto nel 1796, questo concerto fu pensato ad hoc per il trombettista di corte Anton Weidinger, l’ideatore della tromba a chiavi, la «tromba organizzata», una via di mezzo tra la tromba naturale e quella a pistoni. La comparsa di questo nuovo strumento interessò il pubblico e catturò la fantasia di molti compositori (Sussmayr, Kozeluch, Kauer, Hummel), tanto che nacquero molte pagine di buona musica per il nuovo modello di tromba. Il concerto replica il giorno successivo, domenica 30 maggio (ore 18.00) al Teatro Moderno di Grosseto, organizzato da Agimus Grosseto.

I concerti dell’ORT al Verdi di Firenze non prevedono intervallo e sono a pagamento, posto unico numerato €10,00. Si può acquistare alla Biglietteria del Teatro aperta da lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00. È attivo il numero tel. 055 0681726 e la mail teatro@orchestradellatoscana.it per informazioni e prenotazioni. Tutte le info sulle modalità e protocollo di accesso sul sito www.orchestradellatoscana.it

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