Oltre il 10% di salario in meno, minori diritti su ferie, festività e indennità di preavviso, un assoluto potere discrezionale degli agenti sui dipendenti. E’ l’allarme lanciato da Fisac Cgil Toscana sul «far west delle agenzie assicurative per cui urge una lotta alla pirateria contrattuale che toglie diritti e salario ai lavoratori anche in Toscana»

Il caso dei lavoratori in gestione libera In Toscana, come ha sottolineato il segretario generale di Fisac Cgil Toscana Daniele Quiriconi esiste il caso dei lavoratori delle agenzie assicurative ‘in gestione libera’ dispersi in oltre 700 aziende del cosiddetto ‘appalto assicurativo’, ai quali in gran parte viene applicato un contratto sottoscritto da sindacati autonomi, assolutamente privi di rappresentanza. «La mancanza di una legge che certifichi il concetto di ‘sindacato comparativamente maggiormente rappresentativo’ – ha spiegato Quiriconi – , e di conseguenza chi è titolato a sottoscrivere accordi nazionali, produce il risultato di una destrutturazione dei diritti del lavoro soprattutto nei settori fragili e di piccola impresa, che nessuna legge sul salario minimo sarà in grado di ricomporre nei diritti di tutela minima. Non si tratta, come maldestramente affermato da questi micro-sindacati, di rivendicare il monopolio di Cgil-Cisl-Uil, affermazione risibile in comparti come quelli dei servizi in cui la proliferazione delle sigle è abnorme, ma certificare chi ha rappresentanza e chi no. Questo, al fine di impedire dumping contrattuale e concorrenza sleale determinata da accordi sempre al ribasso e peggiorativi delle condizioni dei lavoratori e, nello specifico vista la composizione di genere del settore, delle lavoratrici. L’iniziativa è stata anche l’occasione per un confronto con rappresentanti di impresa, agenti e lavoratori a sostegno della campagna per la ‘Carta dei diritti’ sulla quale la Cgil ha raccolto 1,3 milioni di firme e contro il far west contrattuale».

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