elio_storie2«Rocco Tanica non abbandona la band, rimarrà a scrivere per il gruppo e rispetto al passato non ha più voglia solo di fare gli spettacoli sul palco. Lo avevamo già detto nei giorni scorsi ma evidentemente siamo stati fraintesi, ed anche lui lo è stato. Approfitterà di quest’ultimo tour per salutare il nostro pubblico ma rimarrà della band soprattutto in termini compositivi». Così Elio degli Elio e le storie tese durante la conferenza stampa di presentazione del concerto della celebre band italiana che si terrà il prossimo 20 maggio al ‘Nelson Mandela forum’ di Firenze smentendo le voci che vorrebbero uno dei componenti storici abbandonare la celebre band di origine meneghina.

elio_storie«Tre ore di concerto? Possiamo reggere gli stessi ritmi di Springsteen» «Stiamo portando in giro uno spettacolo di tre ore perchè ci siamo detti che potevamo reggere i ritmi che ad esempio sostiene Springsteen – ha aggiunto Elio – Abbiamo cercato di fare contenti tutti nella scaletta del concerto, prendendo brani da ogni nostro album, ed abbiamo selezionato in tutto 30 brani. Almeno venti pezzi sono rimasti fuori, come ad esempio quelli di Sanremo perchè secondo noi è giusto suonarli solo lì ma abbiamo comunque provato ad accontentare un po’ tutti».

«Il premier ha sbagliato a formarsi sessualmente con “Cara ti amo”» «Renzi ha dichiarato che ha formato la sua educazione sessuale con “Cara ti amo”? Ha sbagliato pezzo – ha sottolineato ancora Elio – Sarebbe stato meglio se si fosse ispirato ad “Uomini col borsello” o “Il vitello dai piedi di balsa”. “Cara ti amo” parla di coppie che scoppiano, e delle cause di questo. Fra l’altro ci si riferisce a trent’anni fa, con oggi in cui le cose su questo tema che si sono invertite rispetto al passato, con l’uomo che cerca scuse. Il premier ha sbagliato a formarsi sessualmente con quella canzone. Si è confuso oppure siamo stati fraintesi».

«L’approccio demenziale per noi ha sempre significato il non prendersi troppo sul serio» «Noi demenziali? Anche adesso siamo definiti così ma noi siamo per un mondo libero, intimamente sappiamo di non esserlo e siamo affezionati alla definizione di ‘caba-rock’. -ha sottolineato Sergione– L’approccio demenziale per noi ha sempre significato il non prendersi troppo sul serio, fare le cose in maniera semplice. Musicisti che ne approfittano per parlare di argomenti goliardici e divertenti. Ad esempio ‘Caro 2000’ viene definito una boiata perché l’abbiamo scritto noi, ed invece se l’avesse fatto De Gregori sarebbe stato definito come un pezzo incredibile, con dei significati intrinsechi. Sono per una nostra ‘non catalogazione». Tornando al tour musicale degli Elio e le storie tese la volontà della band è quello di cercare sempre di più il contatto con il proprio pubblico. «Obiettivo dei ‘Piccoli energumeni tour’ è dare spettacolo in grandi spazi come palasport, arene e festival all’aperto, per raggiungere più spettatori in un colpo solo – ha concluso Elio- Altri vantaggi del mondo palasport: se viene tanta gente, si simpatizza; se viene poca gente stanno comodi».

 

 

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