Un Goldoni fuori da manierismi e dalle smancerie, da battute e ventagli, che si mostra ironico spettatore del reale e creatore di parole rilevatrici delle inquietudini morali, di ieri e di oggi. Dall’8 al 12 aprile un nuovo Goldoni sarà in scena al Teatro Goldoni di Firenze. Lorenzo Lavia, sulle orme del padre Gabriele Lavia che lo mise in scena nel ’78-’79, dirige e interpreta “Il vero amico”, bel testo del 1751 sul tema amore-amicizia, fra i meno noti e rappresentati del drammaturgo veneziano. Accanto a lui, Massimo De Francovich, di recente in Lehman Trilogy, spettacolo-testamento di Luca Ronconi, Gianna Giachetti e Francesco Bonomo.


Lo spettacolo
– Il vero amico Florindo (Lorenzo Lavia) si innamora corrisposto di Rosaura (Federica Rosellini), promessa sposa di Lelio (Francesco Bonomo), suo amico fraterno e vi rinuncia – o sembra farlo – per amicizia. Ma a guardare meglio ognuno di loro ha un difetto: Lelio sembra amare più la dote che Rosaura e Florindo forse fugge da una Rosaura un po’ troppo spregiudicata. E Goldoni fa per Beatrice (Gianna Giachetti), che “per ragion d’età, tuttavia per amor si umilia e si illude”, Ottavio (Massimo De Francovich), un avaro ‘episodico’, e per tutti gli altri personaggi, li rovescia, mostrandone il lato d’ombra. Nella vicenda i momenti esilaranti si alternano a quelli seri, il grottesco al caricaturale: un attento e fine osservatore come Goldoni non poteva lasciarsi sfuggire quanto di comico e paradossale accadesse nella società del suo tempo. In Francia fu al centro di un vivace scandalo letterario: Diderot, che venne accusato di averne attinto spunti per “II figlio naturale”, a sua volta accusò Goldoni di plagio proprio nei confronti de “L’avaro” di Molière. Questo fatto ha permesso a Lorenzo Lavia di “tradurre” e “trasportare” in scena “Il vero
amico”.

Info – tel. 055.0763333 | biglietteria@teatrodellapergola.com | www.teatrodellapergola.com

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