Il maltempo che, ieri, ha violentemente colpito la Toscana (leggi) ha provocato la morte di quattro persone. All’agricoltore di Capalbio sorpreso nella sua auto dalla violenza dell’acqua, si sono aggiunti, nella tarda serata di ieri, tre tecnici dell’Enel che sono rimasti intrappolati a bordo dell’auto di servizio coinvolta nel crollo del ponte sull'Albegna, a Marsiliana, nel comune di Manciano.I tre, tra cui una donna, sono tutti dipendenti dell'impianto geotermico dell'Enel Green Power di Larderello, in provincia di Pisa e ieri sera tornavano a casa dopo essere stati a Roma per un corso. La Procura di Grosseto ha aperto un'inchiesta sull'incidente per omicidio colposo, mentre il presidente della Provincia, Leonardo Marras, interpellato dai giornalisti ha dichiarato: «La strada provinciale 94 Sant'Andrea a Marsiliana era chiusa da ieri mattina, come da ordinanza prefettizia, e oltre ad una transenna la chiusura della strada era segnalata da un cartello stradale. La transenna non bloccava il passaggio ma era ben visibile anche se posizionata in "sicurezza". Questa e' la procedura e noi le procedure le rispettiamo». Resta grave la donna di 73 anni travolta da un'ondata d'acqua mentre si trovava in auto ad Orbetello.

I treni ripartono E’ ripresa, intanto, questa mattina alle 5.30 la circolazione dei treni sulla linea Siena-Grosseto, interrotta a causa del maltempo. Lo rendono noto le Ferrovie dello Stato. La circolazione era stata sospesa ieri pomeriggio in via precauzionale, tra le stazioni di Monte Antico e Montepescali, per il rischio tracimazione della diga Cavallini. La linea tirrenica nel tratto Grosseto-Orbetello, invece, resterà chiusa fino alle 24 di oggi.

Dalle Marche per aiutare la Toscana Alcune squadre di Soccorritori alpino fluviali dei Vigili del Fuoco dei comandi provinciali delle Marche, dotati di mezzi adatti al soccorso e gommoni da rafting, sono partite per la Toscana per contribuire ad affrontare l'emergenza nelle aree maggiormente colpite dall'alluvione di ieri. In particolare gli operatori del Comando di Ascoli Piceno sono arrivati nella provincia di Grosseto per intervenire la' dove richiesto dalla Protezione civile e dalle autorità.

Attenzione alta per l’Ombrone Nel Grossetano l'attenzione resta alta. C'e' il timore per l'ondata di piena del fiume Ombrone. La situazione più grave resta ad Albinia, sommersa dall'acqua: molti hanno trovato rifugio ai piani alti delle case o sui tetti e i soccorsi sono stati portati con gli elicotteri, i gommoni e i mezzi anfibi. Nella notte e' stato rotto l'isolamento della cittadina grazie alla rimozione di alcune frane sulle strade provinciali tanto da permettere il passaggio ad una colonna mobile organizzata dalla Regione Toscana con volontari, natanti, sei mezzi del Savoia cavalleria: anche l'esercito e' infatti al lavoro in Maremma.

L’Arno esce dagli argini Il fiume Arno e' uscito nella notte a Incisa in un'area golenale, compresa dall'argine, coprendo terreni e una strada secondaria presso un impianto sportivo. Nessun danno agli edifici. L'Arno aveva raggiunto il secondo livello di guardia. Sempre nel territorio di Incisa alle 6.30 c'e' stata la tracimazione di un fosso in località Massa con allagamenti di garage e scantinati. In corso gli interventi di svuotatura. Ancora nel Val d'Arno Superiore, a Figline ha esondato il torrente Norcenni invadendo terreni agricoli per alcuni ettari. L'unita' di crisi della protezione civile della Provincia di Firenze sta anche monitorando il torrente Ema a Bagno a Ripoli, a monte della città, dove stamani c'e' stato un repentino innalzamento del livello dell'acqua anche a causa di forti piogge nel Chianti, con 50 millimetri precipitati in breve tempo.

La viabilità Intanto rimane chiusa la statale Aurelia, per il persistere di diffusi allagamenti, e stamani si e' anche aperta, all'altezza del km 149.300, una voragine di circa 7 metri che coinvolge entrambe le carreggiate. Sempre interrotta la linea ferroviaria Tirrenica mentre e' ritornata in funzione la linea ferroviaria Siena-Grosseto.  Permane anche la chiusura del tratto tra Valdichiana e Fabro in direzione Roma, e tra Orte e Chiusi in direzione Firenze dell'A1, a causa dell'allagamento della sede autostradale. L'inondazione, all'altezza del km 427, interessa un tratto di circa 300 metri dove il livello delle acque nelle campagne ha superato di circa 80 cm la quota della piattaforma autostradale. Un ulteriore tratto di circa 100 metri è parzialmente inondato in direzione nord all'altezza del km 485. Si prevedono tempi lunghi per la riapertura.

Oltre cento interventi 30 volontari con 8 gommoni sono intervenuti ieri a Grosseto. E hanno proceduto alla volta di Albinia non appena èstata sgombrata la strada. Lo rende noto un comunicato della Regione Toscana. Verso le 5 di stamani ha raggiunto Albinia la colonna mobile regionale insieme a Anpas, Misericordie, Vab e Cri con altri due gommoni, altri 55 volontari e 18 idrovore. Sono oltre 100 gli interventi già fatti ad ora di azionamento delle pompe e svuotamento scantinati e locali allagati.Il presidente della Toscana Enrico Rossi si sta recando a Grosseto, dove alle 12.30 è previsto un summit nella sala operativa della Provincia di Grosseto per coordinare gli interventi. «La macchina regionale si e' mossa con efficienza. Peraltro siamo in contatto costante con il Dipartimento della Protezione civile nazionale e con il coordinamento delle Regioni per valutare l'invio di ulteriori rinforzi. Dopo l'appello di ieri del presidente Rossi e' intanto arrivato il reggimento Savoia cavalleria nella zona di Albinia, a supporto della popolazione». Lo afferma Antonino Melara, responsabile della Protezione Civile regionale toscana.

La solidarietà del Presidente Napolitano Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sta seguendo l'evolversi della situazione determinatasi a seguito degli eventi alluvionali su vasti territori delle regioni del Centro e del Nord Italia, attraverso il Dipartimento della Protezione Civile e le Prefetture interessate. E' quanto si legge in una nota del Quirinale. Il Capo dello Stato esprime la propria solidarietà alle Comunità coinvolte, la sua commossa partecipazione al dolore delle famiglie delle vittime, e al tempo stesso il vivo apprezzamento a quanti sui territori colpiti sono impegnati nella gestione dell'emergenza e nelle operazioni di soccorso.

50 milioni per 10 anni «Abbiamo iniziato sabato notte con Massa e Carrara e le inondazioni dell’area di Grosseto. Abbiamo ritenuto di dover chiedere l’intervento dell’esercito. In tutto sono 140 le persone evacuate. Stiamo facendo arrivare in Toscana tutte le idrovore anche dalle altre Regioni» A dichiararlo è il Governatore Rossi ai microfoni di Tgcom24. «Purtroppo sono morti tre operai dell’Enel. Il quadro è disperante. La Toscana molte volte ce l’ha fatta da sola, questa volta non ce la fa e chiedo al governo una legge speciale. Massa e Grosseto però avranno bisogno di interventi costanti, almeno 50 milioni all’anno per dieci anni. In tempi di spending review questo è un modo per risparmiare. Nei prossimi giorni incontrerò il presidente del consiglio»

Arezzo chiede lo stato di calamità La Giunta provinciale di Arezzo ha inviato alla Regione Toscana la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità per gli eventi che si sono verificati a seguito delle piogge che si sono abbattute anche sul territorio aretino, pur se con conseguenze minori rispetto ad altre realtà della Toscana. Intense precipitazioni hanno infatti interessato soprattutto la Valdichiana e la Valtiberina. In queste prime ore della mattinata la situazione sta migliorando, ma persistono ancora strade chiuse e situazioni di rischio attentamente monitorate dal sistema di Protezione civile provinciale. In Valtiberina il Centro Intercomunale di protezione civile segnala che le criticità riscontrate nella giornata di ieri sono rientrate, e sono in corso verifiche per eventuali dissesti idrogeologici. Si segnala una frana lungo la SP48 con mezzi meccanici del servizio viabilità della Provincia che stanno operando per la rimozione del materiale caduto. Su questa strada e' stato istituito il senso unico alternato. A Monterchi, dove oggi le scuole sono rimaste chiuse, il torrente Cerfone sta rientrando nei limiti della norma e soltanto un'abitazione risulta ancora interessata dalle acque. Sul torrente, all'altezza del ponte della Sp 42, si segnala però uno sversamento di gasolio che crea una situazione di criticità ambientale. A Pieve Santo Stefano è ancora chiusa la E45 in direzione sud dal km 148+500 al km 143+500 (da Pieve Santo Stefano Sud a Madonnuccia) ed il traffico è deviato sulla SP77. A Sansepolcro si segnala un movimento franoso lungo la sc della Montagna, ma non ci sono frazioni isolate, mentre permangono aree ed alcune abitazioni allagate. In Valdichiana nel Comune di Cortona sulla sc di Pierle a seguito di una frana è stato eseguito un intervento di rimozione materiale dal fosso intubato sottostante che poteva compromettere la stabilità della strada. A Foiano è ancora chiusa la sp 28 dal km 20+300 al km 23+300 mentre a Lucignano rimangono chiuse la SP25 dal km 21+800 al km 22+390 e la SC della Renaia nel tratto dell’incrocio con la SP 25 e la strada Comunale di San Biagio. Si è riaperto un fronte su una frana segnalata nell’evento del 27 ottobre 2012 lungo la SP28 Siena-Cortona nel tratto di competenza comunale e ci sono frane anche lungo la sp 19 di Procacci nel tratto di competenza comunale in località il Giglio e sulla sc Nencetti. Si registrano danni a due attività produttive, la “Pizzarotti Spa” allagata per circa 50 cm a seguito dell'esondazione del torrente Esse e l'Azienda Agricola “Cerullo”, di allevamento animali, allagata per lo straripamento del torrente Foenna, che ha richiesto l'intervento dei vigile del fuoco per mettere in salvo gli animali. A Monte San Savino si va verso la revoca dell'ordinanza di evacuazione delle abitazioni in prossimità dell'argine dell'Esse mentre a Castiglion Fiorentino la sp 27 il località Il Filo è chiusa dal km 11+500 fino all'innesto con la sp 327 nel Comune di Foiano della Chiana. A Marciano, infine, è stato eseguito un intervento a seguito dell'esondazione del torrente Leprone con sacchinate a protezione di alcune abitazioni. Poche le segnalazioni giunte invece da Casentino e Valdarno dove sono in corso verifiche e sopralluoghi per cadute di alberi ed eventuali dissesti idrogeologici e si segnala soltanto l'evacuazione di una famiglia per inagibilità dell’abitazione.

Centro di accoglienza a Marsiliana Nonostante il lutto per i tre tecnici morti nel crollo del ponte, a Marsiliana non si dimentica la solidarietà. Nella palestra del paese i soccorritori stanno allestendo un centro di accoglienza per 30 sfollati di Albinia con coperte e pasti caldi per chi da ieri non ha più nulla. In paese dove i soccorritori hanno trovato scene drammatiche con case interamente distrutte, per tutto il giorno hanno lavorato i ragazzi del posto per liberare le strade dal fango e dare conforto agli abitanti. La zona è controllata da Polizia, Carabinieri, Polizia Provinciale e da un elicottero della Forestale.

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