FIRENZE – In alcune zone montane toscane – Colline Metallifere, Arcipelago Toscano – il PIL è per il 10% dovuto al turismo. E’ quanto si evidenzia nel rapporto pubblicato da Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani (UNCEM), edito da Rubbettino e realizzato nell’ambito del Progetto ITALIAE della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Affari regionali e per le Autonomie.
La Toscana si colloca, per numero di presenze di turisti ogni 100 abitanti nel territorio regionale montano, al di sopra della media nazionale. Fornisce inoltre una media di 30,4 posti letto (ogni 100 abitanti) in unità alberghiere ed extralberghiere (escluse quindi le seconde abitazioni private in proprietà o in affitto) in alcune zone dell’Appennino, delle Colline Metallifere e delle zone montane dell’Arcipelago Toscano. I turisti che in Toscana scelgono il paesaggio montano permangono nel territorio per una media superiore ai 3,3 giorni, altro dato che supera la media nazionale, che si ferma a 3,1 giorni.
Per misurare quanto effettivamente sia importante l’impatto del turismo sull’economia delle comunità locali (considerando quindi il complesso delle attività che concorrono direttamente o indirettamente alla produzione dei servizi di accoglienza e di ospitalità), è interessante il dato sull’incidenza della filiera turistica per il territorio montano toscano. Il dato oscilla tra il 5 e il 7% del PIL in alcune zone dell’appennino pratese e aretino, ma supera il 10% nel territorio delle Colline Metallifere, del Monte Amiata, dell’Appennino maremmano e dell’Arcipelago Toscano. Sul territorio nazionale il turismo vale il 6,7% del PIL delle montagne italiane.
Dato che va confrontato con ciò che Marco Bussone, presidente dell’UNCEM, ha dichiarato in merito ai dati emersi sul territorio nazionale.
“Il turismo è importante e in crescita. – riferisce Bussone – È a nostro giudizio sbagliato parlare di overtourism nella montagna. Possiamo piuttosto parlare di picchi in alcuni periodi dell’anno, di aumento di flussi in alcuni giorni e in poche aree. Ma non di overtourism.”
Il 90% degli intervistati da IPSOS sul Rapporto Montagne Italia realizzato da Uncem ritiene le aree montane italiane “un’importante attrattiva per i turisti”. E il 56% un luogo dove vivere.