I Concerti della Liuteria Toscana continuano martedì 8 ottobre alla Sala Mazzoni della Società Dantesca Italiana (ore 21 – Palagio dell’Arte della Lana – via dell’Arte della Lana, 1 – Firenze – biglietto 10 euro) con una serata che vede in scena lo storico Quartetto di Fiesole, impreziosito per l’occasione dal violista rumeno Vladimir Mendelssohn.

Il Quartetto Nato sotto la guida di Piero Farulli, il Quartetto di Fiesole vanta una carriera trentennale costellata di premi – tra gli altri il Concorso Internazionale di Cremona e il Concorso Gui di Firenze – centinaia di concerti nei maggiori festival internazionali e numerose uscite discografiche. La formazione attuale è composta da due membri fondatori, la violinista Alina Company e la violoncellista Sandra Bacci, a cui si sono aggiunti, nel 2016, Simone Ferrari al secondo violino e Flaminia Zanelli alla viola.

Il concerto In programma il “Quartetto per archi n. 4 in do maggiore, K 157” di Wolfgang Amadeus Mozart, il “Quartetto per archi n. 12 in do minore, D. 703 – Quartettsatz” di Franz Schubert, il “Quintetto per archi n. 2, op. 87” di Felix Mendelssohn. Dopo aver utilizzato per molti anni strumenti del 1700, il Quartetto di Fiesole ha scelto di suonare strumenti Marino Capicchioni – liutaio originario di San Marino, attivo fino al 1977 – per avere un’omogeneità che in altre combinazioni sarebbe stata meno pronunciata.  Si tratta di strumenti di grande raffinatezza e pregio, tutti presenti in svariate pubblicazioni e appartenenti alla produzione matura. Il violino di Alina Company, del 1971, è stato per 45 anni in collezione e conserva i tratti originali dell’autore, infatti non sono stati sostituiti neanche anima e ponticello. Altro esempio luminoso della liuteria del maestro è il violino di Simone Ferrari, del 1953. La viola suonata da Flaminia Zanelli, del 1950, e il violoncello dell’anno 1962 suonato da Sandra Bacci, costituiscono riferimenti rappresentativi dello stile dell’autore.  In programma a Firenze da ottobre a dicembre 2019, i Concerti della Liuteria Toscana celebrano l’arte liutaria di ieri di oggi. Alcuni strumenti, di valore storico, sono stati restaurati proprio la rassegna e risuoneranno per la prima volta dopo decenni.

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