ROMA – Il Governo “lavorerà per gestire in maniera ordinata la dismissione della quota azionaria dello Stato” in Mps “nel rispetto degli impegni presi con la Commissione Ue”.

A dirlo il Ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti intervenendo alla giornata del Risparmio secondo cui si “lascerà al mercato un soggetto bancario forte” capace di operare in un’economia come quella italiana.

Nel frattempo, c’è attesa per capire quale sarà l’esatta dimensione della sottoscrizione della ricapitalizzazione da 2,5 miliardi. Oggi si conclude la prima fase e poi domani scattano due giorni di asta per il capitale inoptato sul mercato Euronext Milan. Sull’operazione è intervenuto anche il Ceo di Intesa San Paolo, Carlo Messina: “Mi sembra che sta andando nella giusta direzione, credo che il Mef e Rivera stanno facendo un ottimo lavoro su questa partita di Mps. Anche Mps, come le altre banche italiane, si avvantaggerà dalla risalita dei tassi di interesse e restituirà quello che nella fase di tassi negativi era stato tolto dai bilanci bancari”.

L’aumento va di pari passo con la riduzione del personale dell’istituto di credito, con più di 4 mila dipendenti pronti a uscire alla fine di novembre. A questo proposito, Lando Maria Sileoni sul Corriere della Sera è tornato a parlare di un ricambio dei lavoratori. “Quando la prima fase di questa riorganizzazione interna del Monte dei Paschi di Siena sarà conclusa – ha detto il segretario della Fabi -, si apriranno nuovi spazi che andranno occupati da assunzioni di giovani con profili professionali rivolti a interpretare le esigenze della banca del futuro, soprattutto in tema di digitalizzazione e smaterializzazione, sia del denaro sia dei servizi connessi”.

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