I soci di Banca Cras riuniti in assemblea il 21 dicembre hanno approvato il progetto di fusione con Bcc Umbria. Nel quadro di un complesso mutamento dello scenario bancario italiano e di quello cooperativo in particolare, la scelta di Banca Cras di condividere con  propri soci passo dopo passo prima l’ingresso nel Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea e poi la fusione con la banca umbra è risultata positiva: il progetto di fusione è stato approvato all’unanimità.

Con il supporto di tutti «La trasparenza e la chiarezza nella comunicazione con i soci e con le risorse umane dell’azienda ha premiato ancora una volta Banca Cras che si accinge ad affrontare un progetto sfidante, forte del supporto di tutta la sua base sociale e del personale», ha commentato il presidente Florio Faccendi.

Nuove opportunità «Abbiamo lavorato a lungo e a tutti  i livelli – aggiunge il direttore generale Umberto Giubboni – per raggiungere la definizione di un progetto che fosse premiante per il territorio, per le famiglie e per il personale. Questa fusione apre a nuove opportunità e nuove aree di competenza nell’ottica di una sempre maggiore solidità patrimoniale  e aziendale».

La firma ai primi di gennaio L’assemblea dei soci di Bcc Umbria si è espressa in modo analogo. Come da accordi di fusione i soci di Banca Cras hanno provveduto ad eleggere 7 consiglieri per il primo mandato del  consiglio di amministrazione della nuova banca: Corrado Benocci, Emilio Bernini, Mauro Cesaroni, Bartolo Conte, Florio Faccendi, Marco Fiorillo e Maurizio Poggetti. I primi giorni di gennaio 2020 i presidenti delle due banche firmeranno l’atto di fusione e il giorno successivo inizierà l’attività per i 410 dipendenti di Banca Centro nelle 62 filiali di Toscana e Umbria, nella sede amministrativa di Moiano, nella sede legale di Sovicille e nei presidi territoriali di Sovicille e Mantignana.

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