«Il commissario Gabrielli doveva aspettare un progetto preciso prima di dare al tempistica della rimozione della nave». Così Sergio Ortelli, sindaco dell’Isola del Giglio, replica all’ipotesi paventata ieri dal capo della Protezione Civile Franco Gabrielli che il relitto della nave Costa Concordia naufragata lo scorso 13 gennaio resterà nelle acque del Giglio per almeno 7-10 mesi.
«Questa e' una situazione che i gigliesi, nelle loro coscienze, gia' temevano o sapevano ma forse il Commissario doveva aspettare di avere un progetto preciso prima di dare la tempistica della rimozione. Siamo ancora nell'emergenza – aggiunge Ortelli -: io preferisco aspettare un progetto. E' una valutazione da fare con prudenza. Certo se davvero lo scenario sara' questo chiedero' garanzie al Governo. Anche la decisione di costituirci parte civile – conclude il primo cittadino -e' una cosa che valuteremo al momento opportuno. Cosi' come non abbiamo preso una decisione per quanto riguarda una richiesta di risarcimento danni». Oggi pomeriggio, alle 17, intanto, il sindaco Ortelli incontrerà i cittadini per ascolatre le loro preoccupazionie  perplessità anche in vista della stagione estiva. 

A galla pezzi della Concordia Il mare agitato dei giorni scorsi ha portato a galla i rifiuti della nave. Tra questi anche pezzi di mobilio trattenuti all'interno delle panne oceaniche di contenimento con i tender..Il materiale raccolto viene messo all'interno di 'big bag' e poi caricato su dei camion e portato ad un container che poi verra' avviato alle discariche individuate per lo smaltimento non appena Costa presentera', forse gia' oggi, il piano al commissario Franco Gabrielli.

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