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FIRENZE – Le condizioni delle strutture penitenziarie in Toscana tornano sotto la lente d’ingrandimento dopo le recenti ispezioni condotte dalle Aziende Sanitarie Locali nel biennio 2023–2024.

I rapporti, trasmessi da ASL Toscana Centro e USL Toscana Nord-Ovest, evidenziano una situazione a macchia di leopardo: alcune strutture risultano adeguate, ma in molti casi permangono gravi criticità, soprattutto sul fronte igienico e strutturale.

Il quadro nelle strutture dell’ASL Toscana Centro

L’ASL Toscana Centro, responsabile di sei istituti penitenziari, segnala situazioni differenti a seconda delle carceri ispezionate. All’Istituto Penale per Minorenni e al Centro di Prima Accoglienza di Firenze, nonostante il numero di detenuti abbia raggiunto il massimo storico (26 presenze contro le 17 abituali), non sono state rilevate carenze strutturali significative.

Diversa la situazione nella Casa circondariale di Firenze, dove, a fronte di condizioni igienico-sanitarie considerate nel complesso sufficienti, permangono carenze nella manutenzione ordinaria e straordinaria. La raccomandazione degli ispettori è stata chiara: serve una maggiore attenzione alla manutenzione per evitare il peggioramento delle condizioni.

Particolarmente critica la situazione nella Casa circondariale femminile di Sollicciano, dove si registrano infiltrazioni d’acqua, muffa, distacchi di intonaco e aree inagibili. Problemi analoghi sono stati riscontrati anche nella sezione maschile dello stesso istituto, con celle inagibili e gravi carenze strutturali che si sommano alle infiltrazioni e alle raccolte d’acqua.

Alla Casa circondariale di Pistoia, le dimensioni di alcune celle non rispettano la normativa vigente e la pulizia generale è peggiorata rispetto alle precedenti ispezioni; molte criticità rimangono irrisolte. La Casa circondariale di Prato, infine, è stata individuata come la struttura più problematica: muffe, umidità, acqua stagnante e danni strutturali – anche a seguito di proteste dei detenuti – rendono la situazione particolarmente precaria. In alcuni casi, i lavori di manutenzione sono stati effettuati dagli stessi reclusi, aggravando ulteriormente le condizioni.

USL Toscana Nord-Ovest: sovraffollamento e carenze diffuse

Anche la USL Toscana Nord-Ovest, che ha competenza su sei istituti, ha riscontrato numerose criticità. Nella Casa circondariale di Lucca il sovraffollamento è evidente: 76 detenuti a fronte di 63 posti disponibili. Le condizioni igienico-sanitarie sono generalmente insufficienti, fatta eccezione per la sezione Semiliberi, e gli spazi comuni esterni risultano inagibili.

Alla Casa circondariale Le Sughere, le criticità riguardano principalmente la pulizia, la tinteggiatura e l’umidità, mentre il sovraffollamento segnalato nel 2023 non è stato confermato nel 2024. La Casa di reclusione di Porto Azzurro, invece, è stata giudicata in condizioni sufficienti.

Situazione ambivalente nella Casa circondariale di Pisa: la sezione femminile è in buone condizioni, mentre quella maschile soffre ancora di sovraffollamento e gravi carenze igieniche e strutturali, sebbene siano stati registrati alcuni miglioramenti rispetto all’anno precedente. La Casa di reclusione di Volterra presenta condizioni complessivamente buone, ma sono emerse criticità relative alla presenza di materiali non ignifughi e alla necessità di interventi manutentivi.

Infine, la sezione staccata di Gorgona della casa di reclusione si distingue positivamente: tutte le ispezioni hanno confermato condizioni buone e nessuna criticità rilevante.

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