“Non è giusto, ho cercato di andare avanti ma è difficile, non è possibile morire così sul lavoro, non siamo in guerra”. Così, dal palco della manifestazione di Prato per la morte di Luana D’Orazio, della mamma di un’altra giovane vittima sul lavoro, Sabri Jaballah, operaio 23enne deceduto il 2 febbraio in un incidente in un’azienda tessile di Montale (Pistoia).

La donna ha anche mostrato la foto del figlio salendo sul palco della manifestazione, in piazza Santa Maria delle Carceri: tra i presenti ci sono pure il governatore toscano Eugenio Giani. Toccante poi anche l’intervento di Stefania Valente, operaia e madre che ha chiesto alle istituzioni di intervenire “per fermare tutto questo”, riferendosi alla morte di Luana D’Orazio. Valente, delegata sindacale della Cgil, ha fatto anche un appello ai lavoratori affinché “non si girino dall’altra parte”.

Funerali di Luana D’Orazio, lunedì a Pistoia sarà lutto cittadino

Per la sicurezza sul lavoro “si può agire su più livelli. Il primo è il rafforzamento del coordinamento tra i diversi soggetti” che operano, il secondo “è lavorare su formazione e prevenzione”, il terzo non marginale è quello degli organici, lo Stato non può risparmiare sulla sicurezza” ha detto il ministro Andrea Orlando dopo la riunione in prefettura. Il ministro ha poi fatto visita alla mamma di Luana.

Il presidio dei lavoratori in piazza è stato organizzato dai sindacati Cgil Cisl e Uil. La manifestazione è stata organizzata in concomitanza con lo sciopero generale di quattro ore proclamato dai sindacati. Sul Castello dell’Imperatore, che domina piazza Santa Maria delle Carceri, sede del presidio, svettava uno striscione con la scritta ‘Morire di lavoro oggi non solo è inconcepibile, è intollerabile’.

Intanto la Regione Toscana ha proclamato una giornata di lutto regionale per lunedì, giorno in cui si svolgeranno i funerali della giovane Luana.

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