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FIRENZE – Il Corridoio Vasariano, celebre passaggio sopra il Ponte Vecchio a Firenze, si arricchisce di un nuovo allestimento che riporta alla luce oltre 50 busti greco-romani, veri capolavori della ritrattistica romana.

Queste sculture, provenienti dai depositi degli Uffizi, rappresentano figure storiche di grande rilievo, tra cui intellettuali come Cicerone, imperatori quali Augusto, Antonino Pio, Commodo, e imperatrici come Sabina, consorte di Adriano, e Faustina, moglie di Antonino Pio.

Fino al 1993, questi busti erano esposti nei tre principali corridoi al secondo piano della Galleria degli Uffizi, ma furono rimossi per ricostituire l’arredo scultoreo secondo le fonti iconografiche e documentarie della metà del XVIII secolo. Molti di questi ritratti, acquisiti nel Settecento dallo storico vicedirettore Luigi Lanzi sul mercato antiquario per arricchire la collezione granducale, erano stati quindi destinati ai depositi.

La nuova collocazione nel Corridoio Vasariano non è solo un recupero estetico, ma assume un valore culturale e storico profondo. Il percorso aereo che collegava la Reggia di Pitti agli Uffizi si arricchisce così di un allestimento aulico, restituendo al pubblico un florilegio di ritrattistica romana di altissimo livello, che già alla fine del XVIII secolo consentiva agli Uffizi di competere con le più importanti raccolte romane, come i Musei Capitolini.

Simone Verde, direttore delle Gallerie degli Uffizi, sottolinea come questo intervento rappresenti un ulteriore passo nel progetto “Futuro nell’Antico”, volto a valorizzare il collezionismo archeologico mediceo. Dopo la recente ricostituzione della Sala dei Marmi Antichi, l’allestimento dei busti nel Corridoio Vasariano testimonia l’impegno degli Uffizi nel rendere fruibile e valorizzare il patrimonio archeologico, con iniziative che comprendono anche la ricostituzione dell’antico ricetto delle iscrizioni.

Le sculture, collocate lungo il tratto del Corridoio che attraversa il Ponte Vecchio, sono accompagnate da colonne in marmo di Levanto, già arrivate da Carrara, che richiamano l’architettura settecentesca e creano un ambiente suggestivo e coerente con la storia del luogo. Tra i busti spiccano quelli di Cicerone, il grande oratore romano, di Marco Aurelio adulto, di Nerone, di Adriano e di altre figure emblematiche dell’impero e della Repubblica romana.

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