FIRENZE – Cinque anni di carcere per Mauro Moretti. La Corte di appello di Firenze ha riconosciuto la responsabilità dell’ex amministratore delegato di Ferrovie nel processo di appello bis sulla strage di Viareggio.

Nel primo appello il dirigente, che aveva rinunciato alla prescrizione da una delle accuse (omicidio colposo plurimo), era stato condannato a 7 anni. Nell’appello bis, quello di oggi 29 giugno, deciso dalla Cassazione per rideterminare alcune delle pene comminate, l’ex ad di Ferrovie si è invece avvalso della prescrizione e dunque l’accusa ha valutato il suo comportamento sui reati rimasti in piedi.

Rideterminate in parte le pene e le posizioni (con tre assoluzioni) degli altri 15 imputati, tra i quali l’ex amministratore delegato di Rfi Michele Mario Elia (4 anni, due mesi e 20 giorni): il pg aveva chiesto 5 anni e 9 mesi di carcere. Assolti il tedesco Joachim Lehmann, supervisore e responsabile esami Jungenthal, Francesco Favo, addetto alla sicurezza per la sicurezza di Rfi, e Emilio Maestrini, responsabile dell’unità produttiva direzione ingegneria, sicurezza e qualità di sistema di Trenitalia. Per Junghenthal la procura generale aveva chiesto una condanna a 6 anni e 9 mesi, mentre per Favo a 3 anni e 9 mesi e per Maestrini 3 anni e 8 mesi.

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