Suona quasi come un monito quel “solo una partnership euro mediterranea potrà porre europei e arabi dalla parte dei vincitori – e non dei vinti – della globalizzazione” riportato nella copertina de “Il Nuovo Mediterraneo, confine o rinascenza d’Europa”, edito da excelsior 1881, con prefazione di Tarak Ben Ammar e introduzione del generale Carlo Jean. Quella frase è in realtà la sintesi delle 230 pagine del volume, un’attenta analisi geopolitica del “mare nostrum”, e soprattutto una rilettura delle cronaca attraverso le lenti della storia, della quale l’autore, Giancarlo Elia Valori, è appassionato cultore. Nei mesi convulsi della cosiddetta “primavera araba” che sta muovendo masse orfane di ideologie ed élite in difficoltà di interpretarne le esigenze, Valori analizza tali moti inserendoli tra il ruolo strategico delle risorse energetiche di cui tali Paesi dispongono e della fame di gas e petrolio che hanno l’Occidente ma anche la Cina e le economie che tirano nonostante la crisi globale.

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