“No” alle fusioni dei comuni imposte per legge e calate dall’alto nel segno delle politiche di austerità. E’ il coro che leverà con forza da Torrita di Siena in occasione di “Orgoglio Comune 2017”, la manifestazione nazionale in programma sabato 23 settembre (ore 14,30). Sarà, fanno sapere gli organizzatori, una manifestazione senza simboli e bandiere di partito dove sarà data voce ai sindaci con la fascia tricolore, ai consiglieri comunali, ai cittadini, ai comitati e alle associazioni di tutta Italia che vogliono difendere l’autonomia dei Comuni, l’importanza e la bellezza dei territori. Alla manifestazione parteciperà Franca Biglio, primo cittadino di Marsaglia (Cuneo) e presidente dell’Associazione dei piccoli Comuni Italiani (Anpci).

«Pretesto per taglio alla rappresentanza democratica» «Negli ultimi anni abbiamo purtroppo assistito a fusioni dei Comuni imposte dall’alto, a fusioni forzate fatte contro la volontà popolare espressa nei referendum regionali, alla presentazione in Parlamento di progetti di legge per imporre le fusioni forzate dei Comuni, ad iniziative regionali tese alla cancellazione dei Comuni – si legge nella lettera di invito alla manifestazione -. Nel 2016, fu presentato un disegno di legge, (DDL Lodolini), che prevedeva la fusione per legge dei Comuni sotto i cinquemila abitanti, provvedimento ritirato grazie alla mobilitazione dei Comuni, dei Sindaci, dei Cittadini e dei Comitati culminata con la manifestazione di Volterra (12 marzo 2016). L’8 marzo 2017 al Senato è stato presentato un disegno di legge, DDL S. 2731, che prevede la fusione forzata entro il 2020 dei Comuni con popolazione inferiore ai diecimila abitanti. Le fusioni dei Comuni, dettate da politiche di taglio della spesa pubblica, non fanno gli interessi dei Cittadini, ma servono esclusivamente per tagliare la rappresentanza democratica, allontanare i cittadini dalle istituzioni, tagliare i servizi e marginalizzare i territori.  Le fusioni sono solo funzionali agli interessi di alcuni partiti, alle aspirazioni politiche e all’arrivismo di certi politici locali. I piccoli e medi Comuni italiani, che rappresentano il 90% di tutti gli enti comunali, sono costantemente sotto un prepotente e ingiustificato attacco, frutto di una visione dirigista e neocentralista». Per questo l’invito ai sindaci e ai consiglieri comunali dei Comuni italiani è a partecipare «per dire sì all’autonomia comunale sancita dall’art. 5 della Costituzione; al ruolo del Comune come istituzione vicina ai cittadini e base della rappresentanza e della partecipazione democratica; ad amministrazioni locali in grado di erogare i servizi essenziali alla popolazione; al rilancio dei territori locali, che rappresentano un grande e diffuso patrimonio dell’Italia».

Gli organizzatori L’evento è promosso dall’Associazione Nazionale Piccoli Comuni Italiani, i Comuni Dimenticati, l’agenzia di stampa “Agenzia Impress”, il Comitato NO Fusione Torrita di Siena – Montepulciano, La Società dei Territorialisti, Rossano Pazzagli (Università del Molise), Simone Rimondi (Consigliere Comunale di Valsamoggia – BO), e dai sindaci Marco Buselli (Volterra), Giuliano Parodi (Suvereto), Nicola Verruzzi (Montieri), Fabio Roncella (Montegabbione), Gianfilippo Mignogna (Biccari – FG)

 

Articolo precedente900 minuti di turismo per Arezzo
Articolo successivoIncolumità a rischio. Legambiente: «Più impegno da Regione Toscana per fronteggiare incendi»