VOLTERRA – “Grazie ai documenti rinvenuti con accesso agli atti da parte di Irene Galletti in Consiglio Regionale, abbiamo scoperto ufficialmente che la tanto strombazzata “terapia subintensiva”, che si dice realizzata a Volterra, in realtà non c’è.

Nel documento aziendale, alla voce “definizioni”, per “setting di livello 2A” si identifica infatti una degenza dedicata al trattamento “non intensivo”, nonché “senza indicazioni al ricovero in terapia intensiva o sub-intensiva”. Ogni ulteriore commento è superfluo, dal momento che erano stati dati per certi “quattro posti letto di terapia sub-intensiva. “Esattamente quelli che sono stati invece declassati, con l’avvenuta soppressione della subintensiva cardiologica, presidio che invece fino allo scorso anno esisteva. La nostra battaglia quindi continua, dal momento che niente di ciò che rivendichiamo, vede purtroppo una soluzione concreta all’orizzonte”.

A sostenerlo l’associazione Sos Volterra, realtà del territorio volterrano che da anni si batte per la sopravvivenza e lo sviluppo dell’Ospedale di Volterra (Pi) commentando l’annuncio da parte della regione Toscana di un finanziamento da 12 milioni di euro.

“Le strutture ospedaliere necessitano nel tempo di revisioni ed adattamenti e adesso tocca anche a Volterra. Il fatto che arrivino fondi, in un momento come questo in cui i cordoni delle borse si stanno aprendo, è positivo, ma non ci fa desistere dal ribadire con forza che senza una visione chiara, sei milioni possono comunque lasciare il tempo che trovano, realizzare cattedrali nel deserto o addirittura arrivare a peggiorare la situazione. Una riprova? Dove sono la terapia intensiva, il ripristino della subintensiva cardiologica appena soppressa, la copertura cardiologica h24 e la reperibilità pediatrica notturna, nel nuovo fumoso programma? Semplicemente non ci sono. Questo già dovrebbe far riflettere” sostiene l’associazione.

“Anche nuove iniziative, come quella della fibrinolisi, nascono in un contesto appena indebolito dall’avvenuta soppressione della subintensiva cardiologica e della copertura cardiologica h24, ma anche dall’assenza di una terapia intensiva e della copertura neurologica in loco. Solo per dirne alcune. Grottesco poi il riferimento ai fondi per la Rems, peraltro in gran parte stanziati dal livello statale in base ad un accordo non certo preso ora e già pienamente operativo, tanto che i lavori per il nuovo parcheggio sono iniziati e le gare sono state fatte. Un progetto, quello della Rems, già interamente finanziato quindi”. “Il riferimento all’attivismo del sindaco in questo caso sfiora la farsa, perché proprio grazie alla bocciatura del progetto in commissione edilizia comunale, i tempi per la realizzazione sono slittati di almeno un anno ed hanno rischiato seriamente di saltare” conclude Sos Volterra.

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