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Antonio Bongiorni

Scattato lunedì scorso con il match inaugurale dell’Inter Primavera disputatosi a Viareggio, il principale torneo di calcio giovanile italiano sta mettendo in mostra fin dalle sue prime partite molti ragazzi interessanti, anche provenienti da fuori del confine italico, che hanno attirato fra Toscana e Liguria, molti addetti ai lavori. Fra questi una menzione d’onore spetta ad Antonio Bongiorni, responsabile del settore giovanile del Margine Coperta, club affiliato all’Atalanta, che negli ultimi anni ha sfornato parecchi giocatori poi saliti alla ribalta del calcio che conta. Su tutti Giampaolo Pazzini e Riccardo Montolivo, ma anche Giacomo Bonaventura, oggi punto di forza del Milan, Alberto Grassi, recentemente acquistato dal Napoli e Marco Sportiello, quest’ultimo portiere già entrato in orbita di diversi top club italiani. AgenziaImpress.it ha incontrato Bongiorni sugli spalti della sfida disputatasi ad Altopascio fra il Torino Primavera, la passata stagione campione d’Italia nella sua categoria, ed i norvegesi dell’Helsingbor, e che con uno dei principali talent scout del nostro paese ha parlato soprattutto del momento non facile di alcuni giocatori provenienti dal settore giovanile gigliato.

bernardeschi e babacar
Bernardeschi e Babacar

«Bernardeschi è un talento di cui andare fieri» «Il merito della scoperta di Federico Bernardeschi è di Stefano Cappelletti e Maurizio Niccolini che lo hanno prima portato ad Empoli e poi una volta passati a Firenze, lo hanno fatto trasferire alla Fiorentina – ha spiegato Bongiorni – Lo conosco da quando era bambino ed aveva già allora qualità immense. Lui ha veramente doti eccelse, poi bisogna capire se la sua crescita mentale e fisica lo possa portare a confermarsi a livelli importanti. Bernardeschi ha una velocità ed una agilità importantissima e se anche sta attraversando un periodo di poca brillantezza, mi paiono esagerate certe critiche che ho letto nei suoi confronti. A Firenze amano ed odiano allo stesso tempo fin dalla sua storia caratterizzata dai Guelfi ed i Ghibellini. Criticare Bernardeschi è un pò, usando una metafora, come se si buttasse giù il Duomo del Brunelleschi o tutto ciò che c’è in Piazza della Signoria. E’ un talento di cui la Fiorentina ed i suoi tifosi dovrebbero essere fieri, e portarlo in giro per il mondo come esempio del proprio settore giovanile, ha caratteristiche incredibili ed uniche».

«Babacar ha qualità di grandissimo livello e dovrebbe metterle meglio al servizio dei compagni» «Babacar? A Bergamo in 31 anni di mia collaborazione con l’Atalanta sono passati tanti ragazzi di colore e non riesco a capire cosa scatta nella mentalità di certi giovani al momento di dimostrare la loro forza perchéhanno delle qualità immense a livello agonistico e fisico soprattutto ma quando hanno fatto il primo contratto e stanno bene, iniziano ad adagiarsi – ha aggiunto Bongiorni. Io non penso neanche sia dovuto all’ambiente ma dipenda dal loro modo di vivere e pensare. Babacar ha qualità di grandissimo livello e dovrebbe metterle al servizio dei compagni in maniera migliore, soprattutto quando ha le chance che gli vengono concesse da Paulo Sousa». Proprio il tecnico gigliato è finito nel mirino delle critiche, in particolar modo nelle ultime settimane, per alcune scelte tattiche e di uomini che non hanno portato ai risultati che i tifosi gigliati si aspettavano.

Pecci: «Paulo Sousa non merita le critiche» «Per me il bilancio della Fiorentina fino a questo punto della stagione è positivo – ha raccontato un ex viola come Eraldo Pecci, parlando del momento in casa gigliata – Ci sono squadre più strutturate che dopo un iniziale periodo difficile, hanno adesso trovato una giusta continuità di risultati e Borja Valero e compagni stanno pagando dazio, ma il bilancio è da bicchiere mezzo pieno. Babacar è un giocatore che nella sua carriera farà diversi gol, io sono convinto che c’è tempo per tutto e quindi non bisogna essere troppo critici nei suoi confronti. Paulo Sousa può incidere fino ad un certo punto se i giocatori che ha a sua disposizione non sono dei fenomeni. Il tecnico portoghese per me sta contando in positivo, ha lavorato fino ad oggi bene e quindi non merita tutte le critiche che ho sentito nei suoi confronti».

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