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PIENZA – Dopo una tre giorni di prove del Cacio al Fuso e dopo una dimostrazione della produzione di cacio, la 63^ Fiera entra finalmente nel vivo. Alle 21:30 di questa sera, 4 settembre, avrà luogo in Piazza Pio II la cerimonia di apertura ufficiale della Festa.

A accompagnarla uno spettacolo del Gruppo Musici e Sbandieratori, la marchiatura delle forme di Pecorino di Pienza con cui i giocatori si sfideranno sulla Piazza e la scopertura del Palio che andrà alla contrada vincitrice, dipinto quest’anno da Beatrice Frasconi.

Venerdì 5, invece, sempre in Piazza Pio II, ci sarà la Cena delle Contrade, il momento conviviale per eccellenza della Fiera cui seguirà il DJ set di Déjà Vu on Tour, a partire dalle 22:30. La serata è frutto di una proficua collaborazione tra la Pro Loco e lo Spazio Giovani Pienza.

Sabato 6 e domenica 7 si entra nell’anima della Festa, con la Fiera che vedrà i banchi di Pecorino per le vie di Pienza e il Gioco del Cacio al Fuso, sempre in Piazza Pio II, cui si abbina il Fanta Cacio, in cui si può comporre la propria squadra scegliendo tra i giocatori delle sei contrade pientine. Precedono il Gioco, di nuovo, i Musici e Sbandieratori e i giovanissimi ballerini del Trescone.

Altro appuntamento storico, la Serenata a Pienza, concerto della Corale di Pienza “Benvenuto Franci” che anima da sempre il sabato della Fiera e che si tiene alle 21:30 nel cortile di Palazzo Piccolomini.

Venerdì, sabato e domenica, inoltre, chi lo vorrà potrà degustare vino e Pecorino prodotti da aziende locali nella prestigiosa cornice di Palazzo Borgia.

Come da tradizione, la 63^ edizione si concluderà con il ballo in Piazza sulle note di Marco e Gabriele.

Per maggiori dettagli si possono consultare i canali social della Pro Loco Pienza.

Il gioco del Cacio al Fuso

Il Gioco del Cacio al Fuso è un gioco tradizionale delle campagne. Praticato da secoli nelle grandi cucine e nelle aie dei poderi, riempiva le lunghe serate invernali.
Attestato fin dai tempi della fondazione di Pienza, nel XV secolo, ha accompagnato il mondo contadino della Val d’Orcia fino allo spopolamento delle campagne, quando il maestro Dario Formichi, presidente nei primi anni ’60 della Pro Loco Pienza, a lui oggi intitolata, decise di portare il gioco in Piazza Pio II e di abbinarlo alla vendita di Pecorino, nell’intento di far conoscere una produzione locale anch’essa presente da sempre su queste terre.

Il Gioco del Cacio al Fuso consiste nel far rotolare una forma di Cacio Pecorino verso un’area composta da cinque cerchi concentrici che formano il punteggio, da 1 a 5, dall’esterno all’interno. Al centro vi è un grosso fuso, della forma di quelli che si usavano per filare la lana. Dal lato opposto a quello del tiro è situata una linea che, se superata, raddoppia il punteggio. Se poi la forma si poggia al fuso, si ottengono venti punti.
Col tempo la Fiera del Cacio, ormai legata a doppio filo alla Pro Loco, si è arricchita di iniziative collaterali, che hanno sempre riscontrato il grande favore del pubblico.

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