«Vuole investire in Italia, e guarda con interesse all’hub portuale di Piombino: gli obiettivi potrebbero essere due, realizzare nell’area uno stabilimento per la produzione di vetture di formula Gt3, e creare nuove sinergie sull’agroalimentare tra l’Italia e l’Oman». Lo rende nota l’autorità di sistema del Tirreno settentrionale dopo la giornata piombinese dello sceicco Nasser Bin Mohammed Al Hashar. Lo sceicco è a capo di una conglomerata di livello mondiale, l’Al Jazeera International Group (Aig) con un’infinità di interessi nei più svariati settori: dai trasporti alle infrastrutture, dal design al turismo, e non è persona da muoversi senza valide ragioni. Lo sceicco ha avuto colloqui con il presidente dell’authority Stefano Corsini durante il quale prosegue la nota, «l’imprenditore arabo ha potuto conoscere da vicino la realtà di Piombino e le sue prospettive di sviluppo».

«La visione che state sviluppando qui – ha detto Al Hashar – è interessante: avete grandi progetti per questo porto. Vorremmo essere parte integrante di questa vision». Secondo Nader Morsy, responsabile global investment della Elixir United Investment, nata per realizzare nei mercati stranieri investimenti con il gruppo omanita, la visita piombinese è servita per «prospettare proposte futuribili da realizzarsi in due o tre anni: il nostro orizzonte temporale è più breve, abbiamo già due progetti pronti che potrebbero trovare in poco tempo un naturale sviluppo sul territorio». «Piombino – spiega Morsy – può essere uno dei nostri hub di riferimento nel Mediterraneo per lo sviluppo di proficui scambi commerciali con l’Oman». Si è anche parlato della possibilità di creare nuove sinergie nel settore dell’agroalimentare con un nuovo porto a nord dell’Oman su cui il sultanato sta investendo molto. Soddisfatto Corsini: «Auspico che lo sceicco sia il primo di una serie di imprenditori interessati ad investire nell’Autorità di Sistema Alto Tirreno, le cui potenzialità sono maggiori della semplice somma di quelle che possono esprimere singolarmente i porti di Livorno e Piombino».

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