Botta e risposta tra il Coisp (Coordinamento per l'indipendenza Sindacale delle forze di Polizia) e l'amministrazione comunale di Poggibonsi sui problemi delle strutture che affliggono da tempo l’edificio dove ha sede il Commissariato.
 
L’invettiva «Dispiace constatare – si legge in una nota firmata da Nicola Mencaglia, segretario provinciale del Coisp (Coordinamento per l’Indipendeza Sindacale delle forze di Poliza) – che un Funzionario pubblico, peraltro laureato in scienze politiche, abbia tale scarsa considerazione delle parti sociali, non ritenendo opportuno considerare un sindacato di polizia, che nel rappresentare le esigenze dei cittadini-poliziotti, non dimentica certo anche quelle del resto della collettività della quale sono al servizio, che ben merita di avere una Piazza Fratelli Rosselli libera dall’ingombrante presenza – pur rassicurante per altri versi – della Polizia di Stato che è evidentemente scomoda per ogni manifestazione popolare nella piazza, per l’andirivieni di automezzi di pronto intervento che debbono schivare bambini intenti nel gioco ma anche chiunque a buon diritto possa sentirsi rilassato e sicuro a passeggiare nell’agorà – viene definita – di Poggibonsi, senza il possibile attacco di una sirena, del partire o sopraggiungere di una volante dalla quale con gli operatori di polizia, può ben discendere anche chi, se non propriamente pericoloso, potrebbe offrire uno spettacolo poco edificante, un soggetto al quale deve essere comunque garantito anche il rispetto della dignità e per quanto possibile, la riservatezza dell’immagine».
 
La vicenda «Al sindaco – continua la nota – erano state rappresentate dal Coisp di Siena le esigenze non solo dei poliziotti, professionisti che svolgono un lavoro di pubblica utilità, privi da anni come i loro utenti anche del riscaldamento perché guasto, ma come detto, anche quelle di tutta la collettività, a cominciare dai disabili che debbono rinunciare a priori a recarsi in uffici dove non esiste ne’ servo scale, ne’ tantomeno ascensore e dove gli ingressi al piano terra, conducono a banconi troppo alti da terra e senza alcuna riservatezza per la privacy, quale che sia l’istanza da presentare. Tutte le istituzioni hanno nel tempo ottenuto nuove e più efficienti sedi, come i Vigili del Fuoco, la Compagnia Carabinieri e la Polizia Municipale. (…) Nessuno aveva chiesto al Sindaco di compiere immediate decisioni, ma quanto meno di dimostrarsi attento alle esigenze rappresentate non aspettandoci i miracoli tipici dei Santi, ma solo che si fosse comportato come al suo ruolo viene richiesto: essere il sindaco di tutti».

La risposta del sindaco «Sul patrimonio immobiliare del Comune c’è un ragionamento in corso per attuare una gestione degli spazi e delle funzioni che sia la migliore possibile per la città, anche permettendo di liberare l’Ente del pagamento di affitti. L’Amministrazione Comunale ha avviato questo percorso nelle sedi opportune e quindi prima di tutto in Consiglio Comunale».
Il sindaco Lucia Coccheri interviene in merito al patrimonio immobiliare, in riferimento al Palazzo di Giustizia, di proprietà del Comune, oggetto di ripetute sollecitazioni da parte di Nicola Mencaglia. «Spiace molto che il dottor Mencaglia si sia offeso. Non nego che la sua richiesta mi ha da subito sorpreso – dice il Sindaco – per diversi motivi e più che altro perché giunta quando ancora non vi era la firma sul decreto per la riforma relativa ai Tribunali. Ancora oggi non abbiamo notizie sull’argomento, su come sarà riformata la geografia dei Tribunali e soprattutto sui tempi dell’eventuale chiusura. Peraltro le nuove sedi di cui Mencaglia parla, Vigili del Fuoco e Carabinieri, sono state curate dall’Ente competente, e quindi dallo Stato. Chiaramente la sede della Polizia Municipale no, perché questo è un corpo comunale. La fase complessa che stiamo vivendo porta facilmente a malintesi che ritengo però siano altrettanto facilmente superabili. Una cosa è la totale disponibilità dell’Amministrazione nell’individuare soluzioni per la città, altra un Sindacato di un altro Ente, statale, che chiede al Sindaco la disponibilità di un immobile comunale»

Razionalizzazione degli immobili «Questa Amministrazione – dice Coccheri – ha avviato da mesi un percorso di razionalizzazione dei propri immobili. Purtroppo quella che era una opportunità è diventata prima una necessità per la progressiva carenza di risorse, e poi un obbligo perché il taglio della ‘spending review’ grava proprio sui consumi ‘intermedi’, che comprendono anche le spese per l’affitto degli immobili da parte delle Amministrazioni pubbliche. La legge ci impone di tagliare questa tipologia di spese, ma prima ancora ce lo impone la necessità di garantire alla comunità poggibonsese, pressata fa una crisi economica e sociale grave, un bilancio in grado di salvaguardare servizi che altrimenti sarebbero tagliati. Siamo in un contesto complesso – dice il Sindaco – sia per i Comuni sia per lo Stato e quindi ogni scelta richiede approfondimenti e visione di prospettiva. E siamo certi che questa non mancherà alla Polizia di Stato che ha svolto e svolge un ruolo fondamentale e prezioso nella nostra comunità».

La precisazione della Questura di Siena «Non esiste alcuna rottura tra il Commissariato e il sindaco di Poggibonsi, con il quale è stato da sempre intrapreso un rapporto di lunga e proficua collaborazione» spiega la Questura in una nota precisando che  «il sindacato di Polizia COISP rappresenta i propri iscritti ma non il Commissariato di Polizia di Stato»

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