Focus su mercato del lavoro ed economia toscana, sui numeri e le tendenze nel corso dell'anno appena finito e sulle prospettive future. Il rapporto 2011 redatto dall'Irpet sul Mercato del lavoro in Toscana è stato presentato oggi nella sala riunioni Altana di Palazzo Strozzi, in piazza Strozzi a Firenze. L’incontro ha però fornito l’occasione tornare a parlare dell’incontro tenuto ieri da governo, sindacati e associazioni che rappresentano le piccole, medie e grandi imprese per intraprendere un negoziato sulla riforma del mercato del lavoro, che il presidente del consiglio Mario Monti intende portare a termine nell’arco di tre o quattro settimane. La stampa nazionale ha raccolto pareri unanimi nel considerare l’accordo di ieri “una falsa partenza” e le parti si rivedranno già la prossima settimana. Il principale punto critico emerso ieri è la proposta del ministro Elsa Fornero di riformare gli ammortizzatori sociali e soprattutto la cassa integrazione.

L’assessore regionale La possibile eliminazione della Cassa integrazione straordinaria determinerebbe «un'ulteriore caduta della tenuta sociale». Lo ha affermato Gianfranco Simoncini, assessore al lavoro della Regione Toscana, a margine della presentazione del rapporto Irpet sul mercato del lavoro. «Sono preoccupato – ha detto – per le cose uscite ieri dall'incontro tra il ministro Fornero e le parti sociali, in particolare per quanto riguarda la ventilata ipotesi di superare la cassa integrazione straordinaria, che rischia di determinare un'ulteriore caduta della tenuta sociale». Secondo Simoncini infatti «bisogna salvare l'Italia, ma anche gli italiani, e quindi dobbiamo mettere in campo politiche della crescita che rilancino lo sviluppo, ma al tempo stesso continuare a tutelare coloro che stanno vivendo una situazione di difficoltà». Come Regione Toscana, ha ribadito l'assessore, «cerchiamo di fare la nostra parte, da un lato per tenere dal punto di vista della tenuta sociale, e per rilanciare e sostenere lo sviluppo. Da questo punto di vista – ha concluso – credo che sia necessario un intervento ancora più forte da parte del Governo».

Il segretario della Cgil Toscana «Se si applicasse la ricetta Fornero in Toscana ci sarebbero 15 mila disoccupati in più». Questo invece è il punto di vista di Daniele Quiriconi, segretario regionale della Cgil Toscana, commentando le proposte emerse dal tavolo con le parti sociali, fra cui l'ipotesi di eliminazione della Cassa integrazione straordinaria. Per Quiriconi, occorrerebbe «una riforma complessiva di tutti gli ammortizzatori, per mettere tutti i lavoratori sullo stesso piano». Se invece «si dice che non ci sono soldi – ha aggiunto – per riformare tutto il sistema degli ammortizzatori, e si parla ‘sic et simpliciter’ di abolizione della cassa integrazione straordinaria, questo provoca un disastro. È una tesi insensata: la Cig straordinaria è finanziata da lavoratori e imprese quasi per intero. Si potrebbe discutere di come far compartecipare le imprese alla Cig in deroga, che è totalmente a carico della fiscalità generale. Non credo che farà molta strada, questa ipotesi – ha concluso Quriconi – in una situazione di crisi è fuori bersaglio».

La replica del Ministro Fornero Elsa Fornero ha proposto ieri di mantenere soltanto la cassa integrazione ordinaria, quella che possono attivare le imprese che attraversano momenti passeggeri e congiunturali di difficoltà, come avviene in Europa. E sostituire quindi la cassa integrazione straordinaria, quella attivabile in caso di chiusura dell’azienda, con un altro pacchetto di ammortizzatori sociali, slegati dal legame del lavoratore col suo ex posto di lavoro. I lavoratori otterrebbero in questo caso un’indennità risarcitoria e un sussidio di disoccupazione rafforzato: il governo ha detto di voler introdurre un “reddito minimo”, pur senza individuare dove prendere le risorse. L’eliminazione della cassa integrazione straordinaria ne darebbe un bel po’ ma probabilmente non abbastanza, e bisognerebbe reperire una parte di risorse altrove. Proposta che ha fatto scattare le polemiche da parte di molte associazioni sindacali. «Parlare di modifiche alla cassa integrazione è assolutamente prematuro». È stata questa la risposta del ministro del lavoro, Elsa Fornero, intervistata questa mattina durante il Giornale Radio Rai.«Non siamo entrati nella individuazione di soluzioni – ha precisato – perché sarebbe stato arrogante da parte del governo. Il governo ha posto il problema della necessità di un sistema migliore, più efficiente e più efficace, di ammortizzatori speciali. Un percorso di gradualità può essere un’ipotesi che facilita il dialogo».
E sul lavoro ha continuato «è cominciato il dialogo e questo secondo me è un fatto positivo. Non abbiamo indicato proposte di soluzione, abbiamo indicato percorsi. Bisogna lavorare possibilmente cercando il consenso ma sempre con l’idea che qualcosa deve essere innovata».

Il rapporto Irpet Tornando all’economia del lavoro toscano, crescono oltre le previsioni gli occupati nei primi tre trimestri del 2011: secondo i dati del rapporto 2011 sul mercato del lavoro, realizzato dall'Irpet e dalla Regione, il saldo positivo è di 23 mila occupati, mentre i disoccupati flettono di cinquemila unità. Dall'inizio della crisi, nel 2008, la Toscana ha perso finora 19 mila posti di lavoro. Nel primo semestre dell'anno il saldo regionale tra avviamenti e cessazioni nel lavoro dipendente (+30 mila posizioni totali) è migliore di quello riscontrato in Veneto, Lombardia, Piemonte. «L'economia toscana della piccola impresa, anche fortemente assistita dagli ammortizzatori sociali, ha mostrato una capacità di resistere di fronte alla crisi più grave dal dopoguerra», ha affermato il direttore dell'Irpet Stefano Casini Benvenuti, segnalando che «il manifatturiero toscano è riuscito a recuperare, sul fronte dell'export, più di quanto non abbiano fatto altre regioni», e ricordando che «sono aumentate tutte le forme di lavoro più precario fra gli stranieri, le donne, e i giovani che sono stati quelli colpiti più pesantemente da questa situazione».

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