maoL’iconografia, l’arte e la propaganda maoista, in un percorso d’immagini originali d’epoca. Per la prima volta in Europa, dopo le tappe al Centro Cultural Borges di Buenos Aires e nella sede espositiva del Municipio di Las Condes a Santiago del Cile, dal 19 marzo al 17 aprile 2016, arriva in Italia, a Forte dei Marmi, a Villa Bertelli, la mostra ‘Chinese Propaganda Posters, Serve the People, China: Revolution – Evolution from 1949-1983′, a cura di Massimo Scaringella. Una selezione di Poster della propaganda cinese dell’epoca maoista appartenenti alla Hafnia Foundation di Xiamen (Cina) – una delle più grandi collezioni nel mondo su questa tematica – che ricrea in maniera attenta e ragionata un inedito viaggio nel passato prossimo del colosso orientale, per intenderne il presente e proiettarne il futuro.

 

cin1L’esposizione La mostra si compone di manifesti e dipinti originali utilizzati come modello per fogli stampati tra il 1949 e il 1983 corrispondente al periodo di presidenza di Mao Tse Tung e alla sua storica ‘Rivoluzione Culturale’, ed è suddivisa in categorie (Società, Industria, Socialismo e Pittura) e sottocategorie per aiutare il visitatore a comprendere maggiormente la loro storia e creazione. Durante il forum di letteratura e arte di Yan’an realizzato nel maggio del 1942, il Partito Comunista Cinese guidato da Mao Tse Tung, tracciò le linee guida della “cultura rivoluzionaria” del partito. I discorsi di Mao, durante questo evento, delinearono il modello dell’arte che si sarebbe prodotta fino a dopo la Rivoluzione Culturale, negli anni ’80. I suoi principali interessi erano che l’arte riflettesse la vita della classe operaia e la considerasse come la principale protagonista, e che fosse a servizio della politica e dello sviluppo del socialismo. Così, tutta la creazione artistica si trasformò in vera e propria propaganda, che principalmente, descriveva la vita dei contadini ed era a loro diretta. Nei Manifesti della Propaganda Cinese si alternavano diversi stili artistici, incluso il realismo sociale e il tradizionale acquerello cinese. Alcune opere, come i dipinti rupestri sono bellissimi esempi di arte näif; lineari e pieni di colori, con un leggero e bizzarro senso della prospettiva.

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