RADICONDOLI – Radicondoli Festival 2023 spegne 37 candeline e celebra questo compleanno con un’edizione importante dedicata ai Labirinti del nostro presente.

Il programma itinerante, direzione artistica Massimo Luconi, dall’8 al 31 luglio, regala a questo suggestivo borgo e al suo territorio 30 spettacoli di teatro, 6 concerti, 1 perfomance danza, 4 mostre, 3 stage/laboratori, 3 proiezioni video – Schermo dell’arte, di Peter Stein ‘Destinazione sud’.

«Il Festival si conferma un’importante occasione per proiettare Radicondoli nel palcoscenico culturale nazionale, e non solo – dice il vice sindaco Luca Moda, assessore alla Cultura –. Nel tempo, la direzione artistica di Massimo Luconi, con un’offerta che privilegia innovazione, spettacoli unici, prime nazionali, ha permesso, con la collaborazione di coloro che contribuiscono ai grandi risultati, al Festival di crescere, mantenendo i suoi stimoli, qualità e peculiarità delle proposte».

Anteprima sabato 8 luglio con l’inaugurazione, ore 17, di Paesaggi Contemporanei, a cura di Fabio Gori. Il progetto itinerante, terza edizione, consolida la vocazione di Radicondoli come spazio privilegiato per il dialogo interculturale e intergenerazionale. In mostra opere site-specific di Vittorio Corsini, Luca Gilli, Paolo Fabiani. Le loro opere arricchiranno la collezione permanente itinerante: rivela le creazioni di Antonello Ghezzi e Moussa Traore, i simboli di Franco Ionda e l’installazione di Giuseppina Giordano. Arricchiscono Paesaggi Contemporanei le fotografie di Carlo Cantini; l’Architettura sonora di Beppe Brotto; il film Letizia Battaglia – Shooting the Mafia a cura dell’associazione lo Schermo dell’Arte., ore 21,15 Teatro dei Risorti

«La responsabilità civile, il dialogo fra culture e generazioni diverse – spiega il direttore artistico Massimo Luconi – deve caratterizzare oggi il nostro modo di fare teatro e lo spettacolo dal vivo. Devono produrre analisi e risposte concrete alle questioni del mondo contemporaneo, alla complessità del nostro presente, in maniera costruttiva e dialogante oltre le priorità individuali».
Il Festival entra nel suo clou domenica 9 luglio alle 21.15 alla Pieve Vecchia della Madonna, scenario della prima nazionale Violeta Parra, elegia di una vita: un progetto fra teatro e musica, voci Flo e Francesco Argirò, regia Massimo Luconi.

Nel cartellone, fra l’altro, venerdì 14 luglio ore 21.15, Pieve vecchia della Madonna, prima nazionale del progetto Lavori incustoditi di Giacomo Poretti e Daniela Cristofari. Sabato 15 luglio ore 17,30, a Palazzo Bizzarrini, incontro con Dacia Maraini: omaggio a una delle grandi scrittrici contemporanee che ha sempre amato e scritto per il teatro. Al Festival di Radicondoli presenta in anteprima due suoi testi inediti: ore 18.30 Picasso e la ragazza rapata lettura a cura di Francesco Dendi e Antonella Miglioretto; alle 21.30 al teatro dei Risorti Una pittrice di Provincia, con Antonello Cossia, Fernando Maraghini, Dalal Suleiman, regia di Erica Pacileo.

Il 21 luglio ore 19, nella Pieve vecchia della Madonna Canticum, Omaggio a Luciano Berio nel ventennale della scomparsa; prima assoluta del Coro della Cattedrale di Siena ‘Guido Chigi Saracini’, Lorenzo Donati direttore. Il 22 luglio al Teatro dei Risorti, dalle 16 alle 19.30, Omaggio a Peter Stein, un grande maestro del teatro europeo; rassegna video a cura di Enrico Marcotti. Alle ore 21.15, Pieve vecchia della Madonna, Armida dalla Gerusalemme Liberata del Tasso. Con Maddalena Crippa, drammaturgia di Peter Stein, regia Sergio Maifredi.

Il 23 luglio ore 16, a Palazzo Bizzarrini Premio Radicondoli per il teatro. La quattordicesima edizione assegnerà i premi per la sezione maestri, per la sezione progetti e per il particolare uso di nuove tecnologie. La giuria, Valeria Ottolenghi, Rossella Battisti, Enrico Marcotti, Sandro Avanzo, Claudia Cannella e Elena Lamberti, valuterà anche le indicazioni del pubblico e degli operatori teatrali. Al termine, incontro con Peter Stein.

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