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Palazzo Strozzi a Firenze, sede della Regione Toscana

La rivoluzione del 2016. È quella annunciata a livello di enti locali con molte funzioni che passeranno il testimone: viabilità e formazione, di agricoltura, caccia e pesca non saranno più gestite dalle amministrazioni provinciali ma dalla Regione Toscana. Un cambiamento epocale che segna una nuova era e che, come è logico attendersi, segnerà un nuovo modello di approccio alle istituzioni e che potrebbe lasciare spaesati sia cittadini che imprese. E alcune polemiche, in tal senso, non sono mancate. Proprio per venire incontro a queste esigenze – soprattutto di chiarezza – da parte delle utenze, la Regione Toscana ha allestito una nuova pagina sul suo sito (link): è lì che sono riassunte le competenze in transito con tanto di mappa dei nuovi uffici territoriali.

Funzioni in transito «Una Toscana semplice, con gli uffici della Regione in ogni città. E’ la novità, già ampiamente annunciata, con cui si aprirà il 2016. La Regione Toscana dal 1 gennaio non sarà più infatti solo un ente che scrive leggi e programma. Gestirà direttamente molte più funzioni, con competenze delegate in passato alle Province e di cui ora tornerà ad occuparsi. Rilascerà anche le autorizzazioni, con filiere più corte e chiudendo un cerchio ideale a tutto vantaggio di una semplificazione della burocrazia». Così un comunicato della Regione Toscana descrive il passaggio di funzioni che aprirà il nuovo anno, specificando che l’ente: «avrà anche uffici in ogni città e a volte fuori dalle città, con mille dipendenti in più che fino ad oggi lavoravano nelle Province e che dal 1 gennaio saranno trasferiti».

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