ROMA – L’emendamento era troppo sibillino e questa volta avrebbe rischiato di provocare conseguenze disastrose su tutti i territori italiani in termini di sicurezza stradale e manutenzione per i cittadini e le imprese.
E così, dopo settimane di pressioni di parte delle Province di tutta Italia, al di là dei colori politici tanto la abnormità dei tagli era grande – fino al 70% con fondi da dirottare su altre opere complice la campagna elettorale amministrativa appena conclusa – il Ministro delle infrastrutture Matteo Salvini ha dovuto fare marcia indietro e ripristinare almeno i fondi tolti alle Province con il decreto Milleproroghe e cioè quelli relativi alle annualità 2025-2026, 350 milioni di euro in totale.
“La riunione al Mit con il ministro Salvini è stata positiva. Un confronto molto tecnico, in cui ci siamo potuti chiarire con le strutture del Mit e del MEF, nel quale si è stabilito che nella conversione in legge del decreto infrastrutture saranno restituite alle Province i 350 milioni di risorse per il 2025 e 2026 tagliati dal Decreto milleproroghe” ha detto il Presidente di Upi Pasquale Gandolfi, al termine dell’incontro con il ministro Salvini.
E’ chiaro, tuttavia, che i fondi non torneranno prima di 40 giorni, il tempo della conversione del decreto con conseguenze comunque inevitabili sulle programmazioni degli enti. Mentre i tagli già previsti nella legge di Bilancio, pari a 20 milioni, rimarranno tali con buona pace dell’autonomia e dell’attenzione ai territori.
“Come Upi abbiamo confermato – aggiunge Gandolfi – l’impegno delle Province, dimostrato fin ora dai dati che abbiamo raccolto nel nostro monitoraggio, a utilizzare a pieno le risorse assegnate. Secondo il monitoraggio che abbiamo realizzato, dal 2018 al 2024 le Province hanno impegnato il 93% delle risorse assegnate e ne hanno speso l’84%. Ma siamo pronti a verificare insieme al ministero qualunque procedura che possa servire a migliorare le performance e a rendere sempre più efficiente la spesa. L’obiettivo che abbiamo in comune, Province e Governo, è di assicurare ai cittadini – conclude – strade sicure, una viabilità efficiente e il pieno rispetto del diritto alla
mobilità”.