20160914_104636Un vero e proprio show, con tanto di messa sul proprio tavolo, simbolicamente, di circa 30 milioni di euro in fotocopie di monete da 500 euro. È quello fatto in Consiglio regionale dal consigliere di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli, che ha presentato la propria mozione di contrarietà in merito alla mancata realizzazione della bretella Signa-Prato e all’oneroso contributo pubblicato anticipato per la sua realizzazione. Donzelli in particolare ha protestato contro il contributo regionale per la realizzazione dell’opera di 28 milioni e novecentomila euro di soldi pubblici erogato ad aziende private a soli tre mesi dalla concessione stessa, avente ad oggetto la progettazione definitiva, «senza nessuna precisa e concreta garanzia di inizio ed avvio dei lavori – ha sottolineato Donzelli– ed invito la giunta regionale ad una più accurata e diligente gestione delle risorse pubbliche nella realizzazione delle opere infrastrutturali nella nostra regine e ad adoperarsi affinché fatti come questo non accadano nuovamente».

20160914_104331Lo show di Donzelli «Un’azienda che spende 30 milioni di euro e non conclude la propria opera, chiude – ha detto ancora il consigliere di Fratelli d’Italia -. Ancora più grave mi sembra il fatto che in questo caso ad aver sprecato 30 milioni di euro sia stata un’azienda pubblica». Donzelli al termine del suo intervento ha posato sul suo tavolo un cospicuo numero di fotocopie di banconote di 500 euro su cui era apposta la scritta «30 milioni per la bretella fantasma. Vergogna». Richiamato all’ordine dalla vicepresidente del Consiglio regionale, Lucia De Robertis, direttrice dei lavori in assemblea in quel momento, con i commessi che hanno sgombrato il tavolo dalle fotocopie delle banconote.

La replica A replicare a Giovanni Donzelli ci ha pensato l’assessore ai trasporti, Vincenzo Ceccarelli. «Ci troviamo di fronte ad una vicenda che non è può essere etichettata come edificante ma che va inquadrata nel periodo in cui si è sviluppata – ha sottolineato Ceccarelli – Questa storia inizia nei primi anni 2000, lo strumento project ha mostrato dei limiti in questo caso. Nel 2003 si costituisce la società delle infrastrutture toscane e si inizia. Erano previsti 243 milioni di investimenti, la regione da accordi avrebbe contribuito al 20%; oggi, se avessimo saputo come sarebbe finita, sicuramente non avremmo dato quei soldi. Questo progetto in sede di via lievita come costi a 385 milioni, la regione ha valutato il progetto troppo oneroso ed è stata varata una delibera del 2011 che ha dichiarato decaduta la convenzione della regione. La giunta con una delibera del 2014 ha scelto di limitare i danni. Nell’impossibilità di poter realizzare più la bretella, rispondiamo al congestionamento della zona per il traffico, realizzeremo un ponte ed una strada di categoria C nella zona fra Prato e Lastra a Signa di cui sono già presenti progetti preliminari». La mozione presentata da Giovanni Donzelli è stata alla fine approvata dall’aula del Consiglio regionale. «La vicenda non può finire dicendo semplicemente che si costruirà un ponte a Signa che è la stessa cosa perché – ha aggiunto Giovanni Donzelli – i soldi dei cittadini sono spariti, sono andati nelle tasche di alcuni privati che non hanno realizzato l’opera, ènecessario capire chi ci ha guadagnato, perchè, e chi ha sbagliato dentro la macchina perchè altrimenti rischiamo di trovare che i dirigenti che hanno sbagliato hanno il premio di produzione, ed i politici che hanno sbagliato magari vanno a fare carriera con il governo Renzi».

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