Aprire «in tempi brevi una sede a Siena per le discipline biotecnologiche e farmaceutiche». E’ l’annuncio, un po’ a sorpresa, del direttore della Normale, Vincenzo Barone, lanciata attraverso le pagine del quotidiano Il Tirreno. Una notizia lanciata lì, neanche troppo occultata tra le righe, mentre ancora sui giornali e sui social non si parla d’altro che dello scalpore suscitato nei giorni scorsi dalla notizia dell’apertura di una sede distaccata a Napoli della Scuola Normale.

Sindaco a difesa delle radici pisane Notizia che ha fatto andare su tutte le furie il sindaco di Pisa Michele Conti che aveva espresso tutto il suo stupore auspicando che «la maggioranza di governo ci ripensi, si ravveda e faccia marcia indietro sull’istituzione di un inutile distaccamento Meridionale» difendendo le origini pisane della Scuola «nata a Pisa 208 anni fa e qui deve rimanere per continuare a dialogare con il mondo come ha sempre fatto».

Il direttore della Normale: «costruire una costellazione di Normali» Reazione che ha provocato la risposta stizzita di Barone: «Il sindaco di Pisa ha una visione brianzola della città, che non mi appartiene. Su questa vicenda sbaglia» rivendicando come «avevo scritto chiaramente nel mio programma elettorale che volevo portare la Normale a Napoli e costruire una costellazione di Normali in giro per l’Italia con Pisa capofila e centro decisionale di questo network». E proprio in questa direzione pare che vada la volontà di puntare anche su Siena, che delle biotecnologie e dell’innovazione in campo medico sta facendo il suo trampolino per rilanciare il nome di una città impegnata a ricostruire la sua immagine d’eccellenza negli ultimi tempi minata da crisi economiche e finanziarie e scandali vari. Ma che ne penseranno a Pisa? Il sindaco Conti, sempre dalle pagine de Il Tirreno, ha dichiarato: «Non abbiamo un problema col sud – dice Conti – Ci saremmo opposti anche se si fosse trattato di Milano o Venezia. Anzi, Barone dice di volerla portare dappertutto! Perché? Se disperdessimo un’eccellenza in tanti luoghi poi finirà per essere dominata da uno solo». Dunque, anche per Siena sembra spianata la strada per nuove polemiche.

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