corteo_altoGiorni di polemiche e battibecchi a Siena dopo la marcia dei 500 di venerdì scorso scesi in piazza per protestare contro la classe dirigente. Un corteo che ha fatto infuriare il sindaco Bruno Valentini e il vicesindaco Fulvio Mancuso che  hanno tenuto a precisare che «la manifestazione è stata, per molti versi, comprensibile alla luce dei disastri e delle vicende giudiziarie di Banca Mps e Fondazione. Tuttavia in quella marcia, purtroppo, c’erano anche tanti personaggi che sono stati parte di quel Sistema da cui oggi prendono ipocritamente le distanze» e perciò «se si vorrà contribuire a dare una chance al nostro territorio saremo disponibili ad ascoltare. Mentre le offese, le denigrazioni vuote e livorose, oppure le recriminazioni opportunistiche di chi lamenta soltanto per un posto al sole non ricevuto, ci scivoleranno addosso». Esternazioni che hanno suscitato reazioni in chi ha organizzato quella marcia, ma anche in una parte di quella stessa coalizione di centrosinistra al governo della città. Lo fa a nome dei Socialisti Aldo Pannini, segretario Comitato Comunale PSI attraverso una nota in cui definisce «stizzose» le «prese di posizione del Sindaco e Vicesindaco (che continuano a dirsi estranei alle gestione disastrosa del passato) rinunciando persino ad un minimo di analisi che qualsiasi fermento della società comunque merita».

«Errore sottovalutare il messaggio dei cittadini» «Il segnale che arriva dall’iniziativa promossa dalle opposizioni di destra e di sinistra, ci sembra di quelli assolutamente da non sottovalutare – spiega Pannini – . Non tanto per il rilievo dimensionale del raggruppamento e del successivo corteo e la pacatezza che li hanno contraddistinti. Di questi tempi e con tutto ciò che in questa città è capitato era davvero più facile indulgere all’urlo ed all’invettiva (se non addirittura all’insulto) che non limitarsi ad un lapidario striscione (nella sua gravità) “Liberiamo Siena” ed a due parole di saluto e di ringraziamento ai presenti. Da questo punto di vista, commetterebbe un altro grosso errore il centro-sinistra se sottovalutasse ancora una volta il messaggio che i cittadini hanno voluto inviare».

La richiesta del Psi: «Tutti siano pronti a mettersi criticamente in discussione» «Noi pensiamo che sia davvero giunto il momento di una riflessione meditata ed approfondita fra i partiti che hanno voluto questo governo cittadino, lavorando per il successo elettorale ed offrendo poi contributi d’idee e visione strategica per il futuro della Città – si legge ancora nella nota -. Da quanto tempo non si riunisce il tavolo del centrosinstra? Ed avvertiamo tutta l’urgenza che gli accadimenti degli ultimi giorni (dalla Banca all’Enoteca, tanto per far comprendere l’ampiezza delle difficoltà e la portata della crisi) suggeriscono, compresa appunto l’iniziativa dal titolo ammonitore “Liberiamo Siena”.Come socialisti siamo pronti a fare la nostra parte, con un’unica richiesta: che tutti siano pronti a mettersi criticamente in discussione, nel solo, esclusivo, superiore interesse della Città».

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