Una app che permette al non udente di essere localizzato e soccorso, inviando alla centrale operativa della questura una richiesta di aiuto attraverso smartphone e tablet, completa dei suoi dati e della sua posizione. E’ quanto prevede un protocollo d’intesa firmato oggi in prefettura a Firenze dal prefetto Luigi Varratta, dai dieci questori della Toscana, dal presidente regionale dell'Ente nazionale sordi (Ens) Giovanni Tafi e dai presidenti provinciali dell’Ens.

Sos sordi L’iniziativa  si inserisce nel progetto nazionale “Sos sordi” siglato dal ministero dell’Interno e dall'Ens. «Un progetto con un alto valore sociale – ha affermato il prefetto Luigi Varratta – che permette di abbattere l’invisibile barriera comunicativa che separa nella società le persone svantaggiate come i sordi. Il protocollo conferma inoltre la filosofia della sicurezza partecipata che le forze di polizia sviluppano sul territorio per essere sempre piu' a fianco della gente» La app, precisa la prefettura, rappresenta l’evoluzione di 'Sms per la vita', un servizio che ha già dato ottimi risultati dove è stato attivato, come in provincia di Arezzo e di Massa. A Prato inoltre, ha spiegato il questore Filippo Cerulo, è in corso da un anno la sperimentazione del progetto Ermes, che prevede la presenza in sala operativa della questura di un cellulare dedicato alle persone sorde. Questo servizio verrà esteso anche alle altre questure della Toscana e affiancherà la nuova App che sarà operativa dal prossimo gennaio».

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