FIRENZE – La Regione Toscana e la Regione Ecclesiastica Toscana (RET) hanno firmato un importante protocollo d’intesa volto a riconoscere e valorizzare la funzione sociale, educativa e formativa degli oratori, strutture con una tradizione secolare di impegno educativo.
Questi oratori rappresentano un presidio fondamentale per accogliere, coinvolgere e includere tutti i giovani, a prescindere dalle loro appartenenze sociali, culturali o religiose.
L’accordo è nato in seguito alla legge regionale 17 del 18 marzo 2025, che riconosce l’oratorio come strumento di contrasto all’emarginazione sociale, di cura delle fragilità e promotore del dialogo interculturale e interreligioso, sostenendo le attività promosse da parrocchie, enti ecclesiastici e associazioni a favore di minori, adolescenti e giovani.
La legge prevede un finanziamento triennale di 300 mila euro annui per il 2025, 2026 e 2027, destinato a iniziative culturali, sportive, di solidarietà e di recupero di soggetti a rischio, incluse opere di manutenzione dei luoghi d’incontro.
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha sottolineato l’importanza di questa sinergia, ricordando che l’oratorio è nato proprio in Toscana oltre 400 anni fa, nella terra di San Filippo Neri, e rappresenta oggi un presidio sociale e interculturale fondamentale per la crescita di tanti ragazzi.
Giani ha annunciato che le attività saranno sostenute tramite progetti territoriali che spaziano dalla formazione degli operatori, alle attività sportive e all’adeguamento delle strutture, sempre in costante collaborazione con la Conferenza Episcopale Toscana, presieduta dal cardinale Augusto Paolo Lojudice.
Il cardinale Lojudice ha evidenziato la continuità e l’importanza della collaborazione con la Regione, sottolineando come gli oratori siano luoghi insostituibili di aggregazione e formazione, che devono essere ripensati per rispondere alle nuove esigenze delle famiglie, dei territori e dei ragazzi stessi. Inoltre, è stato previsto un tavolo permanente di confronto tra Regione e RET, incaricato di monitorare le azioni comuni in materia di politiche educative rivolte all’infanzia, all’adolescenza, alla famiglia e alla gioventù in generale.
Per il 2025 è già aperto il bando per assegnare i contributi a sostegno di progetti che valorizzino gli oratori e le attività loro collegate, nell’ambito del progetto Giovanisì, finalizzato all’autonomia dei giovani. La scadenza per la presentazione delle domande è il 1° settembre 2025.
Questa iniziativa rientra nel più ampio riconoscimento del ruolo fondamentale degli oratori come “servizio pubblico” di prossimità, garanzia di accoglienza e crescita delle nuove generazioni in uno stile educativo che fonde attenzione sociale, culturale e spirituale.
L’oratorio non è solo un luogo di incontro, ma costituisce una forma concreta di sostegno alle famiglie e un presidio di coesione sociale e inclusione, necessaria soprattutto in un contesto dove molteplici sfide educative e sociali richiedono risposte condivise e innovative.