Priscilla Schiano al seggio

Le amministrative in Maremma, con quattro Comuni chiamati al voto, trovano il loro epicentro a Monte Argentario, dove ai seggi si registrano due fatti significativi. Il primo è il cambio di tendenza, con il governo del municipio che dopo dieci anni di centrodestra a guida di Arturo Cerulli passa al centrosinistra di Franco Borghini. Il secondo fatto è il malore accusato in tarda serata dalla candidata del centrodestra (già vice di Cerulli) Priscilla Schiano dopo una baruffa con un elettore proprio fuori dal seggio, sfociata in offese e toni accesi. La donna è stata soccorsa sul posto da un’ambulanza.

Negli altri Comuni troviamo la conferma di Diego Cinelli (centrodestra) a Magliano in Toscana, la conquista di Luciano Petrucci di Semproniano e la vittoria nella disputa a cinque di Andrea Biondi a Gavorrano.

In un calo generale dell’affluenza che ha attraversato tutta la provincia (hanno votato il 66,17 per cento degli aventi diritto contro il 71,45 di cinque anni fa) lunedì mattina, terminati gli spogli, l’attenzione si è rivolta tutta sul promontorio dove si ergono Porto Santo Stefano e Porto Ercole. Ancor prima dei risultati, a far notizia è stato la baruffa fuori dal seggio, quando un uomo, dopo aver votato, ha aggredito verbalmente la candidata Schiano, dando vita a una discussione accesa sfociata anche negli sputi. La donna ha accusato un malore è per soccorrerla è intervenuta un’ambulanza. La diretta interessata, a diverse ore di distanza, evita ogni commento, così a parlare è il suo avversario, appena eletto sindaco di Monte Argentario, Borghini. «Sono dispiaciuto per quel che è successo – dice – e di certo mi dissocio, come ho dimostrato anche nei mesi scorsi con una campagna elettorale pacata». Vecchia conoscenza in municipio (è stato vicesindaco di Susanna Agnelli nei primi anni Ottanta), Borghini ha ottenuto il 46,65 per cento dei consensi (3.260 voti), superando la stessa Schiano, ferma al 41,49 per cento (2.899 voti) e Luigi Scotto con il suo 11,85 per cento (828 voti). «Mi aspettano cinque anni di lavoro e sarà un’avventura entusiasmante», dice Borghini.

Altra sfida incerta è stata quella di Gavorrano, dove il centrosinistra nelle sue varie forme si è presentato con tre liste (due delle quali frutto della rottura dall’ormai ex maggioranza). A sfangarla è stato Andrea Biondi con il 35,71 per cento, sostenuto da una coalizione a spinta Pd. «È una grande gioia, ora al lavoro», dice il nuovo sindaco di Gavorrano. A insidiare la sua vittoria il centrodestra di Gaetano Di Curzio con il 30,13 per cento, seguito dalla lista Gavorrano bene Comune (centrosinistra) di Patrizia Scapin, che ha ottenuto il 17,89 per cento, l’altro centrosinistra dell’ex sindaco socialista Elisabetta Iacomelli (10,29 per cento) e a chiudere la lista di Daniel Pertusati con il 6,4 per cento.

Negli altri Comuni, Magliano in Toscana e Semprioniano, le sfide a due hanno regalato una conferma e un volto nuovo. La conferma è Diego Cinelli a Magliano, vittorioso con il 58,37 per cento sullo sfidante (già sindaco a Magliano e assessore a Grosseto) Giancarlo Tei, fermo al 41,62 per cento. «I cittadini ci hanno premiato: non era facile ma da oggi si riparte», dice Cinelli. «A noi spetta l’opposizione: viva la democrazia», dice Tei. A Semproniano infine vince Luciano Petrucci con il 53,6 per cento delle preferenze, che riporta il Comune tra le braccia del centrodestra. «Siamo felici di aver riportato questo comune al centrodestra, questa vittoria è per questo ancora più importante», dice il neosindaco che ha battuto l’avversario Alfonso Cavezzini e il suo 46,39 per cento. Percentuali a parte, a Semproniano la vittoria si è giocata su 50 voti di scarto.

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