Archiviate le prime due settimane di programmazione, TeatrInScatola prosegue dopo la pausa pasquale con una terza “tappa” altrettanto ricca e interessante. Protagonisti due spettacoli molto diversi fra loro ma con al centro le parole e la loro potenziale forza rivoluzionaria: “Buonasera” di Belcan Teatro e “Andrè e Dorine” di Thalassia Teatro.

Buonasera – In scena giovedì 9 aprile al Teatro del Costone (21.30), “Buonasera. Il disumano e disperato caso di Michele Beltrami” è uno spettacolo paradossale che fa del gusto per l’assurdo la sua cifra stilistica principale. Ed è uno spettacolo letteralmente unico al mondo: costituito interamente da una sola parola, “buonasera”, o meglio dalle lettere che la compongono; uno spettacolo comico pieno di giochi di parole e non-sense, in grado di far incontrare Alessandro Bergonzoni e Buster Keaton; un elogio dell’acrostico, un’investigazione del significato profondo che ogni parola porta con sé. Michele Beltrami è un istrionico maestro di un tempo che non c’è più, quando tra la grammatica e la matematica si imparava pure la “fantastica”. Gioca con lo spazio, gioca con gli oggetti, gioca con l’unica parola che si concede di pronunciare: buonasera.

Andrè e Dorine – Da non perdere sarà anche l’anteprima nazionale di “Andrè e Dorine”, nuova produzione di Thalassia Teatro su testo di Francesco Niccolini, drammaturgo e regista di rilievo nel panorama teatrale contemporaneo, storico collaboratore, tra gli altri, di Marco Paolini (venerdì 10 al Supercinema di Monteroni d’arbia e sabato 11 al Teatro del Costone, sempre alle 21.30). Andrè Gorz e Dorine Kahn sono realmente esistiti e questo spettacolo si propone di raccontare con uno sguardo delicato le loro vite straordinarie e controcorrente. Gorz è stato uno dei massimi esponenti della cultura parigina, braccio destro di Sartre, tra i pensatori che influenzeranno la nascita del movimento ecologista e della cosiddetta “decrescita felice”. Quando sua moglie Dorine si ammala di una grave malattia degenerativa, abbandona Parigi: i due passano gli ultimi decenni della loro vita in campagna, piantando alberi e curando il loro amore. Da questo giardino lui scrive e pubblica “Lettera a D.”, un piccolo libro che diventerà una delle più belle lettere d’amore di tutti i tempi, un amore durato 58 anni e conclusosi insieme alle vite dei due protagonisti. Interpretato da Luigi D’Elia, bravissimo attore autodidatta che ha curato anche la creazione delle scene dello spettacolo, e prodotto da Thalassia Teatro, una delle compagnie protagoniste del sistema di residenze pugliese “Teatri Abitati”.

Domeniche caprine – Chiude il programma della terza settimana di TeatrInScatola la seconda delle Domeniche Caprine, fiabe e leggende (a tema ovino…) raccontate ai più piccoli (6-10 anni). L’appuntamento di questa settimana si intitola “Nel bosco. Furbizie caprine dai Grimm a Perrault” e sarà animato da Monica Rinaldi, domenica 12 alle 16.30 al Teatro del Costone. Posti limitati e prenotazione obbligatoria.

Info
– Il programma di TeatrInScatola, che proseguirà il 16 aprile con “Pseudolo” di Francesco Pennacchia e il 17 e 18 aprile con “L’asta del santo”, de Gli Omini, è consultabile sul sito www.straligut.it

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