dna-illa.jpgUn test di farmacogenetica consentirà di individuare il farmaco più adatto per ogni paziente in ambito di neurologia e psichiatria. Lo ha annunciato la società Fb Health durante il Congresso Nazionale della Società Italiana di Psicopatologia (Sopsi) in corso a Milano. Un’innovazione che arriva grazie ad uno studio condotto insieme alla spagnola Ab-Biotics che, tramite l’analisi del Dna estratto da un campione di saliva, permetterà di identificare il farmaco “ad hoc” per ogni persona.           

Il parere: «Analisi di laboratorio, uno strumento “oggettivo”» «Finora la diagnosi ed il trattamento farmacologico in psichiatria si sono basati principalmente sul colloquio e sull’osservazione clinica, con tutti i limiti che questo comporta, le analisi di laboratorio costituivano esclusivamente un complemento per valutare possibili effetti collaterali o i livelli plasmatici di alcuni farmaci», ha detto Giulio Perugi, ricercatore dell’Università di Pisa. «Ora abbiamo a disposizione un nuovo strumento, di facile impiego pratico, che consente di arricchire la gestione terapeutica con un riferimento “oggettivo”, in grado di fornire indicazioni sulle caratteristiche genetiche della individuo relativamente al metabolismo di molti farmaci e la potenziale risposta in determinati contesti clinici», ha aggiunto.

In cosa consiste Neurofarmagen delinea, infatti, una mappa sicura del metabolismo dei farmaci basata sul patrimonio genetico dell’individuo. Il test viene effettuato su un campione di saliva: analizza la risposta ai farmaci, il rischio di reazioni avverse e la dose ottimale per il paziente. I risultati delle analisi, ottenuti dal profilo genetico del paziente, forniscono una serie di informazioni, raccomandazioni e linee guida che aiutano il medico a scegliere il farmaco più adeguato per il paziente.

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