E’ quantificabile in 55 milioni la cifra necessaria per la ricostruzione in Lunigiana dopo le scosse di terremoto di queste settimane (leggi).

Emergenza scuole E’ quanto stima la Regione Toscana dopo la visita effettuata sabato mattina nelle zone colpite dal sima dal presidente Enrico Rossi insieme al il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli. «Per ora – ha detto il governatore – possiamo contare su 3 milioni che lo Stato ci ha dato sui 5 richiesti, cui si aggiungono 500.000 euro che la Regione aveva già messo a disposizione nelle primissime ore per l'emergenza. Questo consente di pagare le attività di soccorso avviate nell'immediato e di progettare interventi di urgenza per l'incolumità della vita pubblica in Lunigiana e Garfagnana». Dopo il sisma in Lunigiana e Garfagnana «con il terremoto dobbiamo convivere. E' una constatazione scomoda ma ineludibile. Ma dobbiamo attrezzarci per farlo nel modo migliore possibile», ha sottolineato Rossi che ha posto l'accento anche sulla questione «non meno rilevante» delle scuole, in relazione alla quale ha chiesto di essere informato il prima possibile in modo da trovare le necessarie soluzioni in caso di inagibilità delle strutture. «Settembre è già domani – ha concluso il presidente – e comunque la Regione si renderà garante del regolare inizio dell'anno scolastico, perché in caso di necessità siano forniti i moduli prefabbricati».
 

Articolo precedenteCrisi, in Toscana sprechi per 2,1 miliardi. Con gestione accorta taglio di Imu e Irap
Articolo successivoCarceri, Lucca e Siena strutture inadatte. «Ma non si possono chiudere senza alternative»