LIVORNO – Eugenio Giani è pronto a giocare pesante. “Stiamo discutendo con il ministro Fitto di mettere 100 milioni sulla Tirrenica dei 500 del fondo di coesione e sviluppo destinati nei prossimi anni alla Toscana”.

Per il presidente regionale gli investimenti dovrebbero essere indirizzati su alcuni snodi cruciali. “Il lotto 4 Grosseto-Fonteblanda dove ci sono ancora incroci con strade vicinali e poi il lotto 5 A che va da Fonteblanda ad Ansedonia e il lotto 5 B che arriva al confine col Lazio – ha detto il governatore -. Ecco questi tre lotti devono essere isolati e su questi deve essere concentrata la progettazione. Ho già detto al ministro che questo tra tutti gli interventi Anas in Toscana deve avere la priorità”. Sempre in tema di Tirrenica, Giani ha evidenziato la poca utilità del casello di Vada: “Lo vedo sempre più obsoleto e a mio giudizio la Società Autostrade lo dovrebbe eliminare”.

Sulla stessa lunghezza linea, l’assessore Stefano Baccelli: “La proposta del presidente Giani è importante perché quella di dedicare al corridoio Tirrenico 100 milioni di euro di fondo di sviluppo e coesione è una scelta forte della Regione ma è anche un forte stimolo presso il Governo e presso l’Anas perché si possa finalmente procedere, partendo da Sud, alla realizzazione di questa opera assolutamente prioritaria per tutta la Toscana, non solo per la Costa”.

L’assessore regionale all’Economia e al Turismo, Leonardo Marras, da Grosseto ha voluto invece precisare: “Gli ingenti investimenti per la messa in sicurezza dei lotti tra Capalbio a Fonteblanda, ovvero 100 milioni dei fondi di sviluppo e coesione destinati alla Toscana, confermano quanto sia importante per la Regione questa infrastruttura e quanto sia prioritario intervenire su quel tratto, sicuramente il più pericoloso, e quanto sia concreto il nostro impegno. Ora ci aspettiamo da parte del Governo e dell’Anas il passo decisivo sulla presa in carico della strada, la definizione del passaggio di consegne da Sat e la progettazione con il finanziamento integrale dell’opera con le necessarie arterie di collegamento complementare lungo tutto il tracciato”.

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