I toscani adorano la cioccolata e anche quest’anno l’uovo non potrà mancare sulle tavole di Pasqua. Cioccolato sì ma senza glutine o senza lattosio. A dirlo è Confcommercio Toscana dopo aver ascoltato i maggiori operatori di riferimento nelle diverse province: «la tradizione delle uova di Pasqua resiste nelle case dei toscani, ma spesso viene rivisitata in base alle esigenze alimentari di ogni persona. E questo permette di bypassare alcuni problemi di intolleranze o allergie», sottolinea il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni.

Premiata la qualità Le uova di cioccolato artigianali sono le preferite da chi può permettersi di alzare un po’ il budget: «per le occasioni speciali come la Pasqua la gente premia la qualità – aggiunge Marinoni, è attenta ai valori organolettici dei prodotti e ama sempre di più il cioccolato fondente, che per certi versi è anche il più salutare, anche se poi per i bambini quello al latte è un must. C’è chi chiede spiegazioni sulla provenienza del cacao e qualcuno fra i clienti più aggiornati mostra preferenze per il cacao di provenienza unica, ovvero che viene dalla medesima piantagione». Nei laboratori dove il cacao viene lavorato artigianalmente, il prezzo medio di vendita delle uova varia dalle 25 alle 35 euro al chilo, ma in alcune pasticcerie si arriva fino a 80 euro e più. Molto gradite dai clienti sono le confezioni particolari e la possibilità di inserire sorprese personalizzate.

Previsione di vendite ottimistiche Per quanto riguarda le vendite, le previsioni sono piuttosto ottimistiche. Gli operatori un po’ ovunque (Firenze, Siena, Arezzo, Lucca, Pisa, Pistoia) prevedono un incremento rispetto allo scorso anno, fino al +5%. Sulla costa sono invece più cauti: a Grosseto e Livorno, per esempio, qualcuno prevede un calo rispetto al 2017, un po’ per il perdurare della crisi dei consumi, un po’ forse anche per il maltempo.

Colomba, mon amour Uova e non solo. Sulle tavole toscane non mancherà la colomba, rigorosamente classica e artigianale come rilevato da Confartigianato Imprese Firenze. Le scelte di consumo sono ben indirizzate e anche la disponibilità di spesa aumenta per avere un prodotto che sia buono e che non faccia male alla salute: per una colomba artigianale il prezzo in media è di 20 euro al chilo. «L’aumento delle preferenze dei consumatori verso il prodotto artigianale è un buon segnale, vince la qualità – commenta Alessandro Vittorio Sorani, presidente di Confartigianato imprese Firenze – E’ palese la differenza tra un prodotto fresco e preparato con materie prime di qualità a ridosso delle festività pasquali e uno industriale confezionato mesi e mesi prima. Spendere un po’ di più per avere un prodotto che non è solo migliore, ma sostanzialmente diverso. Basta leggere le etichette per giustificare il prezzo e questo il consumatore lo sa bene».

 

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