SIENA – Una giornata di riflessione sui risultati raggiunti, nonché uno sguardo rivolto al futuro e alle possibili sfide da intraprendere anche alla luce delle nuove applicazioni tecnologiche, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 che mette al centro il concetto di sviluppo sostenibile in relazione ai beni culturali e al paesaggio.
Ha preso il via questa mattina al Santa Maria della Scala di Siena il seminario di studi dal titolo “Cambiamento climatico e tutela del paesaggio tra cultura, natura e identità” a cui è atteso l’intervento del Ministro della cultura Alessandro Giuli.
La giornata di studi e approfondimento rappresenta un’occasione di analisi e riflessione sui mutamenti messi in atto dal cambiamento climatico, nell’ottica di individuare le possibili azioni di intervento, anche attraverso i contributi del mondo accademico e dei tecnici del Ministero della Cultura in materia di tutela e di salvaguardia del Paesaggio.
Si tratta del secondo incontro preparatorio in vista delle celebrazioni per l’anniversario dei 25 anni dalla firma della Convenzione europea sul Paesaggio che si terranno a Firenze il 27 e 28 ottobre 2025.
Per entrambi gli eventi sono stati coinvolti il mondo accademico, UNESCO, CNR, CMCC,
MAECI, oltre agli uffici del Ministero della cultura quali il Dipartimento della Tutela, la Direzione Generale dell’ABAP, la Direzione Generale Affari europei e internazionali.
Oggi, infatti, la crisi climatica non è più intesa come una minaccia per i soli ecosistemi ma mina i diritti fondamentali dell’umanità, accrescendo le diseguaglianze: rispondere a questa sfida significa mobilitare risorse e un fattivo impegno etico-umanistico, tra cui l’istruzione, la formazione culturale, la ricerca, l’innovazione tecnologica e la creatività.
Gli appuntamenti di Piombino e Siena saranno dunque la piattaforma di confronto per un programma d’azione che vede al centro l’umanità, il pianeta e le future generazioni, in relazione ai 17 goal per lo sviluppo sostenibile, costruendo una comune base di
dialogo internazionale e inter istituzionale.







