Il deposito di Calenzano a fuoco
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CALENZANO – Dopo un lungo confronto istituzionale tra Eni, il Comune di Calenzano e la Regione Toscana, è stato deciso il futuro dell’ex deposito Eni.

Luogo dell’esplosione dello scorso 9 dicembre che provocò la morte di cinque operai. L’area sarà trasformata in un grande hub per la produzione di energie rinnovabili tramite impianti fotovoltaici, in grado di fornire energia a circa diecimila famiglie locali.

Il nuovo impianto, con una potenza di 20 megawatt, sarà operativo entro quattro anni con un investimento da parte di Eni di decine di milioni di euro. Il 5% dei ricavi generati sarà destinato al sostegno della comunità locale, che vedrà anche il potenziamento della stazione ferroviaria di Calenzano. Nei prossimi mesi si avvieranno le attività di bonifica dell’area, la demolizione degli impianti esistenti e la successiva ricostruzione.

L’accordo, ufficializzato dal sindaco Giuseppe Carovani e dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, con la presenza del direttore della trasformazione industriale di Eni Giuseppe Ricci, prevede inoltre la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 1 Mwp ceduto al Comune, che sarà utilizzato per alimentare l’area sportiva e messo a disposizione della Comunità Energetica Rinnovabile di Calenzano.

Eni si impegna, indipendentemente dall’esito del procedimento giudiziario sull’incidente, a versare volontariamente 6,5 milioni di euro per la riqualificazione degli impianti sportivi danneggiati e la realizzazione di nuove infrastrutture sportive, tra cui una piscina olimpionica e un palazzetto dello sport.

Inoltre, l’area di via delle Prata, oggi in fase di bonifica, sarà destinata a un Piano degli Insediamenti Produttivi (PIP) per lo sviluppo di nuove attività produttive e artigianali con ricadute occupazionali positive. Il Comune si impegna a procedere all’acquisto dell’area entro cinque anni, con un contributo regionale.

Il protocollo d’intesa prevede anche la verifica della possibilità di ampliare le fermate ferroviarie di Pratignone e di finanziare infrastrutture di parcheggio a servizio della stazione, potenziando i collegamenti per la mobilità sostenibile.

Il sindaco Carovani ha definito l’accordo «un impegno concreto e una svolta» per Calenzano, che si avvia verso un futuro sostenibile con una significativa riduzione di circa 12.500 tonnellate annue di CO2. Il presidente Giani ha sottolineato come la riconversione dell’ex deposito «rappresenti un esempio positivo di transizione energetica, unendo sicurezza, sostenibilità e sviluppo territoriale». Giuseppe Ricci ha infine evidenziato l’impegno congiunto per offrire nuove prospettive alla comunità di Calenzano dopo la tragedia.

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