Con la revisione progettuale della Darsena Europa nel porto di Livorno, «i lavori partiranno nel 2018 per terminare nel 2022, e potremo risparmiare così quattro anni rispetto alla scadenza del 2026 prevista inizialmente». Così il governatore della Regione Toscana Enrico Rossi, illustrando oggi gli aggiornamenti al progetto, al termine di un incontro per l’Accordo di programma sull’opera alla presenza, tra gli altri, del presidente autorità portuale di sistema Livorno-Piombino Stefano Corsini. Nel 2018, ha spiegato ancora Rossi, «potremo partire, sia con la parte pubblica che verrà progettata e messa a gara dall’Autorità portuale, sia con la parte del privato per quanto riguarda i sedimenti. Nello stesso tempo, una parte dei sedimenti andrà a comporre una banchina riservata alle auto».

Lo scavalco ferroviario Tra le novità della revisione del progetto, ha osservato il governatore, «ci sarà l’escavo a 20 metri per la Darsena Europa, mentre la superficie della piattaforma non presenta variazioni e rimarrà a 62 ettari. Inoltre Fs ci conferma che partiranno i lavori per il cosiddetto scavalco ferroviario. C’è anche un impegno a fare un progetto preliminare per il prolungamento della ferrovia dall’interporto verso la linea Collesalvetti-Vada, il che significa che il porto di Livorno sarebbe il più attrezzato a portare le merci sulla linea ferroviaria nazionale. Mi pare che ci siano tutti gli elementi per dire che quella di oggi è una giornata molto positiva per la città di Livorno e per la Toscana».

Entro il 2020 le navi di media portata L’altra Darsena, quella toscana, invece, avrà una profondità di 13 metri: «Entro il 2020 sarà già sufficiente per accogliere le navi di media portata». Rossi ha sottolineato come lui stesso monitorerà l’evoluzione dell’opera attraverso una task force, un nucleo operativo che seguirà la progettazione e la realizzazione della Darsena Europa. Inoltre la revisione del progetto aprirà anche ad investitori privati. «Anzichè caricarsi anche della progettazione pubblica, fatto che avrebbe allungato i tempi- ha evidenziato il governatore Rossi-, il pubblico farà le opere per conto proprio, e metterà a gara le opere private. Sicuramente gli investitori ci sono. Questa revisione progettuale consente di superare anche tutte le obiezioni che erano state fatte sul vecchio progetto. Vogliamo spendere gli stessi soldi, e questa volta anche grazie alla modifica legislativa che è stata fatta a livello nazionale dall’onorevole Silvia Velo, di questo deve essere ringraziata, noi possiamo lavorare anche fin da subito all’escavo di 20 metri, che mi sembra importante».

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