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VAIANO (PO) – È stato presentato ai cittadini, nel corso dell’assemblea pubblica che si è svolta venerdì 21 novembre, il progetto di fattibilità tecnica ed economica per la riqualificazione dell’area ex Dainelli.

Una serata partecipata e ricca di interventi, durante la quale la giunta comunale e il team multidisciplinare dei progettisti hanno illustrato i contenuti dell’intervento e risposto alle domande dei presenti.

Il progetto, che può essere soggetto ad eventuali modifiche prima di diventare esecutivo, trasforma un’area di 2.500 metri quadrati nel cuore di Vaiano in uno spazio pubblico moderno, capace di affrontare le sfide del cambiamento climatico secondo i principi della “città spugna”.

Si tratta di una filosofia urbanistica nata in Cina oltre dieci anni fa – dove è stata applicata su larga scala per rispondere agli eventi climatici estremi – e arrivata nel dibattito italiano solo negli ultimi quattro anni, soprattutto dopo le gravi alluvioni che hanno colpito diverse regioni.

L’idea è semplice e rivoluzionaria: gestire l’acqua piovana non come un problema da allontanare il più rapidamente possibile, ma come una risorsa da assorbire, trattenere, filtrare e rilasciare lentamente, trasformando il verde urbano in una vera infrastruttura idraulica naturale. Il progetto è stato sviluppato da un gruppo di lavoro coordinato dallo studio fiorentino Officina Abitare, con la consulenza idraulica di Iridra srl, la progettazione strutturale di Ingegneria e Dintorni e la parte impiantistica di Antars Consulting.

L’intervento ha un valore complessivo di 3 milioni di euro, finanziati per 2 milioni dalla Regione Toscana e per 1 milione dal Comune di Vaiano, includendo espropri, demolizioni e bonifiche.

«L’alluvione del 2023 ha segnato profondamente la Val di Bisenzio e ci ha reso più consapevoli. Non possiamo più progettare la città come in passato: dobbiamo farlo con gli occhi della transizione climatica. Con questo intervento – ha detto la sindaca Francesca Vivarelli, aprendo l’assemblea pubblica, che si è svolta nella sala consiliare del Palazzo comunale.

«Non riqualifichiamo solo un’area strategica del centro, ma le attribuiamo nuove funzioni ambientali, sociali e di sicurezza.
Ringrazio gli uffici comunali, il team dei progettisti e la Regione Toscana. Abbiamo costruito un progetto innovativo che riduce la superficie impermeabile, mette in sicurezza il Trescellere, crea nuovi spazi pubblici di qualità e risponde a esigenze reali della comunità. È un pezzo importante del futuro di Vaiano», ha concluso Vivarelli.

«Immaginate – hanno spiegato i progettisti – di trasformare una superficie oggi impermeabile e rigida, come un grande ombrello che respinge l’acqua in fognatura, in una rete di giardini filtranti capaci di assorbire, trattenere e restituire lentamente l’acqua piovana. È il principio della città spugna: un sistema che riduce il rischio di allagamenti, alimenta il verde urbano nelle stagioni secche, raffredda lo spazio pubblico e migliora la vivibilità. Vaiano diventa un esempio concreto di come le città possano ripensarsi per affrontare il cambiamento climatico».

Il progetto: rigenerazione, sicurezza idraulica e qualità dello spazio pubblico

L’intervento prevede la riqualificazione integrale dell’area e la messa in sicurezza del primo tratto del fosso Trescellere, che verrà stombato e reso parte del nuovo paesaggio urbano.

La circolazione veicolare sarà riorganizzata con un senso unico e 16 nuovi parcheggi, di cui almeno due per disabili, mentre gran parte dello spazio verrà restituito a piazze, aree verdi, percorsi pedonali in piano, giochi e zone d’ombra.

Un’intera parte del progetto è dedicata alla gestione sostenibile delle acque meteoriche: rain garden, trincee drenanti, superfici permeabili e un serbatoio da 10 metri cubi che recupera l’acqua filtrata per irrigare le zone verdi nei periodi di siccità.
Un sistema integrato di tecniche naturali che riduce il rischio di alluvioni, contrasta l’isola di calore e migliora la qualità ambientale del centro urbano.

Previsti anche 18 nuovi alberi ad alto fusto, un pergolato ombreggiante, una fontana a raso, un ampio sistema di videosorveglianza e l’istituzione del limite dei 30 chilometri orari. L’inizio dei lavori è previsto nel 2026 e la conclusione nel 2027.

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