Una multiutily dei servizi (acqua, energia, rifiuti) a controllo pubblico. E’ la nuova realtà che sta nascendo, sottotraccia, tra i Comuni di Firenze e Prato e alcune loro partecipate (Consiag, Publiservizi) e che potrebbe uscire allo scoperto a metà novembre, in occasione del rinnovo del Consiglio di amministrazione di Alia (gestore dei servizi ambientali della Toscana centrale)  e la nomina di Alberto Irace ad amministratore delegato. Il ruolo di Irace, in realtà sarà un po’ più complicato: ricoprirà il ruolo di super commissario all’aggregazione delle utility.

Un disegno che ha subìto una forte accelerazione nelle settimane successive al lockdown e che non si pone da subito obiettivi stratosferici. Un passo per volta per arrivare poi ad allargarsi a numerosi soggetti pubblici locali.  Si comincia con la gestione dei rifiuti in capo ad Alia e quella dell’energia gestita da Estra, per poi coinvolgere Publiacqua e Acque Spa. Con l’obiettivo che alcuni soggetti pubblici conferiscano nella ‘new company’ le loro quote proprietarie nelle utility. Primi vagiti di una holding di controllo di una muliutility formata da società di vari servizi che, nel disegno dei suoi creatori, dovrà condurre alla costituzione di una newco a controllo diretto e indiretto degli enti locali che, a sua volta, controllerà un aggregato societario operativo nell’energia, nei rifiuti e nell’acqua.

E nella Toscana sud si affaccia Iren per i rifiuti Toscana centrale e non solo. Dallo scorso giugno nella Toscana del Sud si è affacciata Iren, società di origine torinese che nel suo biglietto di presentazione si propone di diventare la multiservizi più sostenibile d’Italia. Dal Nord Italia Iren è arrivata dentro Sei Toscana, gestore dei rifiuti per le province di Siena, Arezzo, Grosseto, conquistando il 26% della società. Un approdo arrivato con l’acquisizione di Unieco Ambiente, che ha tra le partecipazioni, quella in Sta spa, socio privato di maggioranza relativa in Sei Toscana. Un passo per entrare nella gestione dei rifiuti della Toscana Sud, il più grande Ato d’Italia con 134 Comuni e un servizio pubblico in appalto da 3,5 miliardi di euro in 20 anni. E non è detto che finisca qui e che la partecipazione societaria non cresca. E Iren non si è fermata qui, divenendo con il 40% delle quote, anche il socio di maggioranza in Sienambiente, società che opera nel ciclo integrato dei rifiuti gestendo gli impianti di selezione, valorizzazione, compostaggio e recupero di energia. Anch’essa nella compagine societaria di Sei Toscana.

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