VOLTERRA – Dal Pronto Soccorso e 118 dell’ospedale di Volterra al lontano Madagascar. È l’iniziativa che ha visto partecipe per un periodo di lavoro come volontaria Laura Scudellari, giovane infermiera di Pomarance, in servizio presso l’ospedale di Volterra.

Dal 2008 l’Organizzazione di Volontariato (ODV) Amici di Ampasilava, finanzia e gestisce un ospedale nel villaggio di Andavadoaka, Regione di Tulear, Distretto di Morombe nel sud-ovest del Madagascar, erogando assistenza completamente gratuita a tutta la popolazione. Hopitaly Vezo offre Servizi a una popolazione di circa 200 mila abitanti, distribuita in quasi centottanta villaggi. È l’unico presidio sanitario in un raggio di circa 200 km² e garantisce i propri servizi gratuitamente. L’ospedale comprende una sala operatoria , una maternità, due ambulatori generalisti, una sala parto/travaglio, diversi ambulatori specialistici e 15 posti letto.

“Sognavo da tanto tempo di fare un’esperienza di volontariato in Africa – racconta Laura Scudellari – e l’associazione Amici di Ampasilava mi ha permesso di realizzare questo sogno. Ho trascorso un mese nel sud del Madagascar, lavorando all’Hopitaly Vezo come volontaria, insieme ad altri medici, infermieri, dentisti e ostetriche provenienti da tutta Italia. L’impatto, sia a livello umano che professionale, è stato grande. Dopo tre giorni di viaggio – prosegue la Scudellari – mi sono ritrovata in un mondo senza tempo, a fronteggiare una situazione sanitaria ben diversa dalla nostra. È stata un’opportunità di grande crescita non solo nel campo lavorativo, per aver ampliato le mie conoscenze sulle patologie tropicali e sulle modalità di lavoro in un paese con risorse limitate, ma anche a livello umano, per essere venuta a contatto con una popolazione che vive condizioni di difficoltà quotidiane e che ha una cultura completamente diversa dalla nostra. Sarò sempre grata all’Associazione Amici di Ampasilava, ai professionisti che ho incontrato e al popolo Vezo per la grande esperienza e le emozioni che mi hanno fatto vivere.

Desidero esprimere – chiude Scudellari – un ringraziamento anche all’azienda Asl Toscana Nord-Ovest per avermi sostenuto nel fare questa esperienza ed ai colleghi di lavoro che hanno dimostrato comprensione e spirito di gruppo”.

Articolo precedenteLe luci di Lodola illuminano il Santa Maria della Scala: “Dame, cavalieri e nobili destrieri” in mostra fino al 9 febbraio
Articolo successivoNasce Montepulciano Active, la rete escursionistica immersa nel Paesaggio Rurale Storico poliziano. Dieci itinerari inediti per 100 km di percorsi