Sull’albero caduto sopra il bus turistico e sulle alberature dell’area «faremo nei prossimi giorni gli opportuni controlli: quando si fanno non significa che valgano per sempre, ma è presto per fare una diagnosi attenta. Vogliamo esaminare tutto, e sappiamo che c’è ovviamente anche l’azione della Magistratura, per accertare eventuali responsabilità. Su questo noi siamo molto tranquilli, perché da tempi non sospetti abbiamo avviato un piano incisivo e molto voluminoso di sostituzione di piante». A dirlo il sindaco di Firenze Dario Nardella. Quanto ai feriti «li abbiamo seguiti con attenzione attraverso le autorità sanitarie, per fortuna sono tutti dimessi, trattandosi di lesioni molto lievi: ci risulta solo una persona all’ospedale di Ponte a Niccheri, il cui codice rosso è stato declassato a giallo – ha aggiunto il sindaco – Dunque possiamo essere tranquilli, anche se dispiace molto per quanto accaduto e anche se, come abbiamo già visto in altre città italiane, questo può succedere, succede, dobbiamo lavorare sempre di più per prevenire fatti brutti come questo, episodi del genere».

Il piano straordinario per 10mila alberi Il sindaco ha poi ricordato che da tempo il Comune ha varato «un piano straordinario per 10mila nuovi alberi che prevede la sostituzione di qualche migliaio di piante e va proprio nella direzione di una maggiore sicurezza nella città e anche di una spinta verso l’attenzione all’ambiente». «Stiamo facendo le verifiche con i tecnici: il tiglio in questione era stato controllato nel 2016, era in classe C (‘moderata propensione al cedimento’nella classificazione tecnica, ndr), ma non presentava particolari criticità – ha evidenziato l’assessore all’ambiente del comune di Firenze, Alessia Bettini – Doveva comunque essere ricontrollato. Dalle prossime ore faremo controlli articolati sul colletto (la base dell’albero, la zona tra fusto e radice, ndr) di tutto il filare. Dobbiamo andare avanti con le opere di sostituzione delle piante. Devo dire che i tigli a differenza di altre specie di alberi avevano meno problemi, ma purtroppo non è tutto prevedibile».

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