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FIRENZE In Toscana aumenta la voglia di cambiare lavoro. Soprattutto tra i giovani tra i 20 e i 34 anni. Le motivazioni sono diverse, lo stress (76%), il desiderio di cambiare (63%), di avere più tempo libero (43%), i conflitti relazionali (32%). Purtroppo, nel 21% degli intervistati la voglia di cambiare deriva anche da casi di mobbing, vessazioni o violenza.

Lo rivela un report sulla salute psicologica dei toscani e delle toscane, condotto tramite questionario online rivolto agli iscritti all’Ordine degli Psicologi della Toscana, in collaborazione con il Laboratorio di Psicometria (Dipartimento Neurofarba) dell’Università degli Studi di Firenze.

Il 54% degli psicologi toscani sostiene anche che tra i propri pazienti la maggior parte dei giovani adulti ha cambiato lavoro negli ultimi 12 mesi.

L’indagine si è svolta tra marzo e giugno 2024 e si riferiva al periodo marzo 2023-marzo 2024.

«La sfida che abbiamo di fronte è quella di impegnarsi, a ogni livello, per il benessere sui luoghi di lavoro. Se le persone stanno bene, lavorano meglio e con maggiore soddisfazione personale, con benefici positivi per loro ma anche per l’azienda e i colleghi, generando un circolo virtuoso. Non da ultimo se i lavoratori si trovano bene sul posto di lavoro diminuiscono i fattori che contribuiscono a determinare malessere psicologico e si riducono anche le richieste di presa in carico al sistema sanitario», spiega Rossella Capecchi, consigliera segretario dell’Ordine degli Psicologi della Toscana.

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