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OSAKA – Tutto in legno proveniente da foreste certificate Pefc. Gestite e controllate per i prossimi secoli. Il padiglione italia a Expo Osaka 2025 – aperto un mese fa e visitato dal Presidente Pefc Italia e Uncem Marco Bussone, con il Segretario generale Pefc Antonio Brunori, accolti dalla Commissario Elena Sgarbi con il suo staff – rappresenta un incontro straordinario tra innovazione architettonica e sostenibilità ambientale, e il Padiglione Italia ne è il fulcro. Certificato, sostenibile, accogliente.

Progettato dallo Studio Cucinella, noto per il suo impegno nell’architettura sostenibile, “il padiglione esalta l’eccellenza del design italiano attraverso l’utilizzo di legno proveniente da filiere locali o comunque certificate Pefc, simbolo di una gestione responsabile delle risorse forestali”, evidenzia Bussone. Lo stesso studio, infatti, con Invitalia e il Ministero degli Esteri italiano nella progettazione ha tentato di “privilegiare l’impiego di una delle risorse a più alta disponibilità locale, il legno proveniente da filiere locali e certificate”.

Con una superficie espositiva di 3.000 metri quadrati e un’altezza utile di circa 9 metri, il progetto è stato realizzato in abete rosso e il cedro giapponese Sugi. “Tutti i componenti in legno rispettano standard rigorosi, tra i quali la certificazione Pefc (Programme for endorsement of forest certification schemes) del legno laminato impiegato”, aggiunge Bussone.

L’idea progettuale va oltre la mera esposizione, poiché il padiglione è concepito come un laboratorio dinamico che, al termine del suo ciclo espositivo, potrà trasformarsi e riutilizzare ogni singolo elemento in nuove configurazioni. Comprese case in Giappone, ad alta efficienza energetica. Quel legno del Padiglione Italia vivrà per i prossimi due secoli in immobili e case. Efficienti, pulite, da foreste giuste e garantite, stoccando carbonio e generando una reale economia circolare.

Alla grande Expo di Osaka, “su 60 strutture, 24 sono in legno, e di queste 24 solo 6 hanno la sostenibilità della tracciabilità”, sottolinea Antonio Brunori aggiungendo che “di questi 6 l’Italia è quella che ha la maggiore quantità di legname ed è quella che primeggia per tracciabilità e sostenibilità”. Sul totale di 742,57 metri cubi della struttura, il Padiglione Italia utilizza 529,5 metri cubi di travi lamellari, pino e abete rosso, garantiti da Pefc. In aggiunta, ci sono 102,31 metri cubi che sono pareti di legno incrociato (X-Lam), certificato legale e locale, e altri 110,76 di metri cubi di legno compensato. In totale, quindi, 631,81 mc su 742,57 mc, ovvero l’85,1% del totale, è composto da legno certificato. La più alta percentuale utilizzata nelle strutture dell’expo. Il Padiglione Italia “è interamente in legno, 100% legno certificato Pefc, che arriva al 60% dall’Austria e al 40% da foreste giapponesi”, aggiunge Bussone. Per dare un punto di confronto, la grande struttura del Grande Anello (The Ring) a Expo, una della più grandi strutture al mondo di legno, è realizzato con 27.000 metri cubi di legno, di cui 7.000 di lamellare per il tetto, al 100% certificato Pefc, e 4.500 mc di lamellare con legno di Fukushima.

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